Centinaia di migliaia di manifestanti pacifici ad Atene, Salonicco e in altre città della Grecia e all'estero hanno chiesto giustizia per le vittime del mortale incidente ferroviario
Scene di guerriglia urbana ad Atene. La manifestazione - promossa in occasione dei due anni dall'incidente ferroviario di Tempe, in cui morirono 57 persone - si è caratterizzata per i violenti scontri tra polizia e uomini dal volto coperto.
Al termine degli interventi degli organizzatori e dei parenti delle vittime in piazza Syntagma, gruppi di persone non identificate e con il volto coperto hanno attaccato le forze di polizia nel cortile del Parlamento con molotov, pietre e altri oggetti.
Successivamente, gli incidenti si sono diffusi in tutta la piazza, che ha ospitato migliaia di persone per l'iniziativa. La polizia ha risposto con con lacrimogeni e granate stordenti e si sono verificati scontri anche con i manifestanti pacifici che cercavano di proteggersi.
Una quarantina di dimostranti è stata arrestata, i feriti sono circa venti.
I manifestanti pacifici si sono rifugiati in Parlamento
Secondo quanto riportato, i cittadini coinvolti nei disordini dopo la fine della manifestazione di Tempe sono stati scortati in Parlamento. Anche gli uomini della guardia presidenziale si sono rifugiati all'interno dell'edificio parlamentare.
La manifestazione è iniziata intorno alle 11 del mattino. Fin dalle prime ore del mattino, cittadini di tutte le età si sono riversati nel centro di Atene per esprimere solidarietà ai parenti delle vittime e chiedere un'indagine esaustiva sull'incidente ferroviario. In piazza Syntagma sono stati letti i nomi delle 57 persone morte nel tragico incidente di Tempe.
L'intera piazza ha gridato "presente" alla lettura dei nomi e alla fine ha gridato "immortali".
Particolarmente commoventi sono stati i momenti in cui hanno preso la parola i genitori dei giovani deceduti, che sono stati accolti da applausi di solidarietà, al grido di "mai più Tempe".
Anche a Salonicco ha ospitato una manifestazione di massa. La marcia è partita dalla stazione ferroviaria in direzione del ministero della Macedonia-Tracia.
Migliaia di persone in centinaia di città della Grecia e all'estero hanno partecipato a manifestazioni simili per un totale di 223 città greche e 82 straniere, che hanno aderito all'iniziativa.
In segno di sostegno, i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale per venerdì, con una sospensione parziale del trasporto aereo, ferroviario e urbano.