Il Partito della Libertà (Fpö) di estrema destra sta conducendo i negoziati per creare una coalizione con l'Övp di centro-destra, dopo che è fallito il tentativo degli altri partiti di formare un governo
Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Vienna giovedì per esprimere la loro opposizione al Partito della Libertà (Fpö) di estrema destra e al suo controverso leader, Herbert Kickl, invitato a formare il nuovo governo del Paese dopo che i colloqui di coalizione tra gli altri partiti sono falliti.
Secondo le autorità, circa 25mila persone hanno partecipato alle proteste, come riporta il quotidiano austriaco Der Standard. I manifestanti tenevano cartelli con la scritta: "Non vogliamo l'estremismo di destra in Austria" e "Mai più è ora". Diverse centinaia di persone si sono riunite anche in città austriache come Innsbruck, Salisburgo e Graz.
La possibile coalizione Fpö-Övp
Durante le proteste, l'Övp ha annunciato l'intenzione di avviare negoziati di coalizione con Fpö, un'inversione di rotta per il partito che in precedenza aveva giurato di non lavorare mai con Kickl.
Övp ha già governato in coalizione con Fpö, di recente dal 2017 al 2019. Un governo che è crollato dopo che l'allora capo di Fpö Heinz-Christian Strache è rimasto coinvolto in uno scandalo di corruzione.
Questa volta, però, Övp sarebbe il partner minore della coalizione dopo che Fpö ha vinto le elezioni nazionali a settembre con il 29,2 per cento dei voti.
Al momento non è chiaro se la coppia possa formare una coalizione armoniosa. Entrambi hanno una posizione restrittiva sull'immigrazione e in particolare sulla politica di asilo, ma differiscono drasticamente sulla politica estera.
Fpö è euroscettico e favorevole alla Russia, mentre Övp è stato fermo nella sua approvazione dell'adesione dell'Austria all'Ue e nel rifiuto dell'influenza russa.
A parte le differenze politiche, i due partiti hanno passato molto tempo a criticarsi a vicenda. Kickl ha ripetutamente chiesto all'Övp di assumersi la responsabilità per la debole economia austriaca e per le mancanze durante la pandemia da Covid-19. L'Övp, a sua volta, ha ritenuto Kickl un "rischio per la sicurezza" del Paese.
L'avversione dell'Övp per Kickl è tale che il partito ha avviato negoziati di coalizione con i socialdemocratici di centro-sinistra (Spö) e il partito liberale Neos per impedire che Kickl arrivasse al potere. Tali negoziati sono falliti la scorsa settimana dopo che Neos si è ritirato, giustificandosi con differenze ideologiche.
Kickl è una figura polarizzante in Austria, che ha attirato a lungo critiche per il suo uso disinvolto di termini dell'era nazista (una volta si è definito "Volkskanzler", cioè "Cancelliere del Popolo", terminologia utilizzata nel Terzo Reich) e per la sua opposizione alle vaccinazioni e ai lockdown durante la pandemia.
Tuttavia, il suo partito è attualmente in una posizione di forza per avviare i negoziati, dato che i recenti sondaggi indicano che Fpö aumenterebbe i suoi consensi al 35 per cento nel caso in cui le discussioni fallissero e venissero indette nuove elezioni.