Con un galà al Teatro nazionale di Varsavia, la Polonia ha inaugurato il semestre di presidenza del Consiglio dell'Ue, ereditata dall'Ungheria a partire dall'1 gennaio
La Polonia inaugura ufficialmente la sua seconda presidenza del Consiglio dell'Ue, che manterrà fino a giugno 2025, con un galà tenutosi a Varsavia.
Al Paese spetterà il compito di guidare il lavoro del Consiglio e di rappresentare tutti gli Stati membri nei negoziati con le altre istituzioni dell'Ue. La presidenza ruota tra i 27 Stati membri ogni sei mesi. L'Ungheria ha concluso il suo controverso mandato a dicembre.
Durante la cerimonia, i leader polacchi ed europei hanno assistito alla performance del compositore Radzimir Dębski, che ha eseguito diverse opere insieme all'orchestra e al coro del teatro nazionale e che ha composto un pezzo completamente nuovo per l'occasione.
Tra i primi a salire sul palco di Varsavia è stato il premier polacco Donald Tusk. “Tutti in Europa e tutti qui in questa bella sala sanno esattamente che percorso abbiamo intrapreso”, ha detto Tusk nel suo discorso di apertura.
La Polonia, un tempo considerata spina nel fianco della politica dell'Ue, è ora al centro della scena. Nel suo discorso, Tusk ha sottolineato lo stretto legame tra i valori europei e quelli polacchi, definendo la Polonia “la nazione più europeista del continente”.
Alla celebrazione inaugurale era assente la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, attualmente in convalescenza per una polmonite, secondo quanto riferito dal portavoce della Commissione Stefan de Keersmaecker. Anche il presidente polacco Andrzej Duda non ha partecipato.
Assente anche l'ambasciatore ungherese, non invitato dopo che Budapest ha dato asilo a un ex viceministro polacco indagato in patria.
Segnata dalla guerra in corso in Ucraina e dalla crisi al confine tra Polonia e Bielorussia, la presidenza polacca sarà incentrata sulla sicurezza e la difesa europea.
“La Polonia prende il timone dell'Ue nel miglior momento possibile”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Ue Antonio Costa durante l'evento. "La vitalità della democrazia polacca e il senso di identità nazionale dei suoi cittadini rafforzano l'intera Unione europea".