L'accusa ha chiesto cinque anni di reclusione, di cui due prorogabili, una multa di 300mila euro e cinque anni di ineleggibilità, con esecuzione provvisoria, per appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo
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Al termine di un processo durato sei settimane, mercoledì, i pubblici ministeri hanno chiesto pene detentive, multe e l'ineleggibilità per i politici e il personale coinvolti nel caso degli assistenti parlamentari del Rassemblement National.
Marine Le Pen, che all'epoca era presidente del Front National, non è sfuggita a questa pesante accusa: la procura ha chiesto per lei una condanna a cinque anni di reclusione, due dei quali potrebbero essere sospesi (quindi non verrebbe incarcerata). La leader dell'estrema destra francese rischia anche cinque anni di ineleggibilità.
Una spada di Damocle che potrebbe impedirle di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali francesi del 2027.
I magistrati hanno allegato alla loro requisitoria una richiesta di esecuzione provvisoria. In altre parole, l'ineleggibilità si applicherà non appena la deputata sarà condannata, anche se dovesse ricorrere in appello contro la prima sentenza. I procuratori hanno dichiarato di aver preso questa decisione con cognizione di causa, ritenendo di non dover rispondere delle "ambizioni politiche" degli imputati. È stata inoltre richiesta una multa di 300mila euro nei confronti di Le Pen.
Queste richieste sono state immediatamente denunciate come "violente" dall'ex leader del Fn.
Marine Le Pen e altri 24 imputati sono accusati di appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo per il loro partito. Così l'accusa ha descritto le manovre di diversi membri del partito per sottrarre fondi europei: un "sistema" organizzato dalla leadership del partito per "risparmiare a tutti i costi" e servire gli interessi del Rn.
"Non siamo qui oggi per un attacco implacabile", né per una denuncia "da parte del Parlamento europeo", ma alla fine di "una lunga indagine giudiziaria", ha dichiarato Louise Neyton, uno dei due rappresentanti dell'accusa.
Dopo le arringhe finali, è ora il momento della difesa. Il processo proseguirà fino al 27 novembre, dopodiché i giudici si riserveranno la sentenza. Il processo potrebbe durare diverse settimane o addirittura mesi.