Il primo ministro spagnolo ha raggiunto le zone colpite dalle alluvioni e ha assicurato che il governo metterà a disposizione tutte le risorse necessarie. Sale a 158 bilancio delle vittime
"Non lasceremo soli i valenciani e le valenciane. La priorità è trovare le vittime e i dispersi per alleviare l'ansia e l'angoscia che soffrono le famiglie". Sono le parole del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, arrivato giovedì mattina nella regione di Valencia colpita da fortissimi nubifragi che hanno causato la morte di almeno 158 persone.
Il premier progressista e il presidente della Comunità valenciana, Carlos Mazon, del Partido popular, si sono presentati fianco a fianco davanti alle telecamere a L'Eliana, vicino Valencia, uno dei centri più colpiti.
"Grazie per essere venuto così presto. Grazie per la tua vicinanza e per la tua presenza così tempestiva. Riceviamo questo messaggio con grande affetto", ha affermato Mazon rivolgendosi a Sanchez.
Dopo aver ringraziato tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di salvataggio e di soccorso, il capo del governo ha invitato i cittadini di Valencia e Castellon a non lasciare le loro case perché l'emergenza è ancora in corso.
Ha poi aggiunto che verranno messe a disposizione "tutte le risorse dello Stato dal punto di vista economico per la ricostruzione e il recupero della normalità il prima possibile. Per qualsiasi altra risorsa di cui i valenciani abbiano bisogno, il governo spagnolo è qui".
Mentre nel Paese sono stati dichiarati tre giorni di lutto nazionale, Bruxelles esprime la propria vicinanza al popolo spagnolo con le bandiere a mezz'asta.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso su X "le più sentite condoglianze alle loro famiglie e la mia gratitudine alle squadre di emergenza per il loro coraggio e impegno. L’Europa è e sarà con voi".