L'annuncio è stato dato dal primo ministro polacco Donald Tusk. L'inizio dei lavori è anticipato di un anno e così lo Scudo orientale sarà ultimato entro il 2029
Il governo polacco sta accelerando per rafforzare la difesa dei confini orientali con la Russia e la Bielorussia. Il primo ministro Donald Tusk ha dichiarato lunedì che la costruzione del progetto "Scudo orientale" inizierà entro la fine di quest'anno e non l'anno prossimo, come preannunciato.
L'opera prevede la costruzione di fortificazioni militari e altri presidi di difesa, barriere fisiche, sistemi di monitoraggio dello spazio aereo all'avanguardia, apparecchiature e sistemi elettronici.
I primi test delle componenti dello Scudo orientale sono cominciati nel campo di addestramento militare di Orzysz, nel nord-est della Polonia. Le fortificazioni saranno erette lungo una linea di circa 800 chilometri, ovunque siano ritenute necessarie. I lavori dovrebbero durare quattro anni.
Le esercitazioni prevedono scenari possibili, come l'attraversamento del confine polacco da parte delle forze nemiche, il tentativo di superare un fossato anticarro e una barriera di cavalli di frisia da parte dei soldati nemici.
Tusk era sul posto per osservare le esercitazioni insieme al suo vice, il ministro della Difesa Wladysław Kosiniak-Kamysz.
La Polonia si unisce a diversi altri membri della Nato nel lanciare iniziative per rafforzare i confini con la Russia. Lituania, Estonia e Lettonia hanno recentemente avviato la costruzione della cosiddetta "Linea di difesa del Baltico".
"Si tratta di un'impresa congiunta, non solo polacca, ma anche combinata con gli sforzi degli Stati baltici e della Finlandia", ha detto Tusk menzionando il cofinanziamento dell'Unione che sarà discusso a Bruxelles nel prossimo futuro.
In un post su X ha anche scritto che è "nostro diritto e nostro dovere proteggere il confine polacco ed europeo", aggiungendo che "la sua sicurezza non sarà oggetto di negoziati".
"Sono contento che la collaborazione con i britannici per lo Scudo orientale sia già diventata realtà, e che anche gli statunitensi siano pronti", ha aggiunto Tusk.
"Per tutto questo ci saranno fondi europei, non solo nazionali. Ne parlerò a Bruxelles nei prossimi giorni e settimane", ha annunciato.