Mobilità sostenibile: inaugurata la passerella ciclopedonale Isonzo-Soča

In collaborazione con The European Commission
Mobilità sostenibile: inaugurata la passerella ciclopedonale Isonzo-Soča
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Di Aurora Velez
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L'opera fa parte del progetto europeo Parco transfrontaliero Isonzo-Soča. Il progetto promuove i collegamenti e la mobilità sostenibile in questa area transfrontaliera.

Il mese scorso è stata inagurata la pista ciclabile e pedonale che collega Gorizia, Nova Gorica e San Pietro-Vertoiba. L'opera fa parte del progetto europeo Parco transfrontaliero Isonzo-Soča. Il progetto promuove i collegamenti e la mobilità sostenibile in questa area transfrontaliera, che nel 2004 è diventanta uno dei simboli dell'allargamento dell'Unione europea dopo decenni di divisione.

"Quando il confine è stato chiuso nel '45, fino al 47 non si poteva passare e anche dopo il '47 era una vera e propria cortina di ferro - dice Peter Szabo, un abitante del posto -. Il progetto ha il vantaggio di unire in un'unica rete tutte le piccole piste ciclabili già esistenti, un gran numero di piste ciclabili che collegano Slovenia e Italia".

Il progetto di questo parco interurbano e transfrontaliero ha un budget totale di 5 milioni di euro: l'85% è finanziato dalla politica di coesione europea. Il restante 15% è cofinanziato da Italia e Slovenia. Secondo Tomaz Konrad, vicedirettore del Gruppo europeo di cooperazione territoriale e coordinatore del parco transfrontaliero Isonzo-Soča, il progetto mira a "restituire" il fiume ai cittadini.

"Il fiume Isonzo-Soča è il protagonista principale - dice Konrad -. Non divide due Paesi, non divide queste comunità. Le persone sono al centro di tutto. Questo ponte simboleggia una nuova direzione in Europa: la 'mobilità attiva'. I tre comuni, così come l'area circostante, sono visitati da circa 200.000 turisti ogni anno. Con la nuova pista ciclabile e il ponte pedonale, prevediamo di aumentare il numero annuale di visitatori dell'1%, ovvero di 2.000 persone".

Su entrambe le sponde dell'Isonzo ci sono dei vigneti. I viticoltori contribuiscono alla conservazione del patrimonio naturale e culturale di quest'area transfrontaliera, un altro obiettivo dell'iniziativa. "A Oslavia, oltre all'offerta della pista ciclabile, noi come produttori abbiamo anche creato un percorso, dove la gente può anche andare a piedi e visitare i vari punti panoramici", dice Martin Fiegl, amministratore delegato dell'omonima azienda vinicola.

Nel 2025 Nova Gorica e Gorizia, insieme a Chemnitz, in Germania, saranno Capitali europee della cultura.

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