Il telelavoro rappresenta una grande difesa contro la pandemia, ma anche un rischio

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Di Alberto De Filippis
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La Commissione propone un'identità digitale europea, gli stati membri vanno per conto loro e il telelavoro, o home working, oltre a difendere dalla pandemia rappresenta anche dei rischi. Ecco quali.

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In Germania il ricorso al telelavoro ha contribuito a rallentare la curva dei contagi, in Portogallo torna obbligatorio e in Francia il governo ha proposto di penalizzare le aziende che non lo garantiscono.

Il telelavoro è l'ultima e più efficace linea di difesa contro la diffusione delle pandemie? Probabilmente sì, ma questo ha dei costi.

Spiega François Esnol-Feugeas, esperto di sicurezza digitale e membro del consiglio di amministrazione di ACN:  "Abbiamo visto un aumento del 630% degli attacchi informatici in Francia nel corso del 2020, sui cloud pubblici e sui cloud aziendali, il che ha dimostrato che i malviventi stavano approfittando della nuova situazione".

Tuttavia, uno dei problemi principali è che non tutta l'Europa è coperta da Internet in modo uniforme. E non tutte le professioni possono contare sul lavoro a distanza. La Commissione può imporre misure standard in tutta Europa?

Dice Eric Mamer, portavoce della Commissione Europea: "Non esistono regole europee comuni o imposte sul telelavoro, come sapete, le misure di sicurezza sanitaria sono di competenza degli Stati membri".

L'Europa e il mondo si trovano di fronte a una situazione completamente nuova. La sicurezza dei dati dovrebbe essere sacrificata in nome della salute pubblica?

Continua François Esnol-Feugeas: "L'ultima sfida è l'identificazione del lavoratore da remoto. La capacità di controllare e riconoscere l'identità di chi accede ai sistemi informatici da remoto”.

La Commissione ha proposto un'identità digitale europea che dovrebbe essere disponibile per tutti i cittadini. Gli Stati membri offriranno ai connazionali e alle imprese portafogli digitali in grado di collegare le identità digitali nazionali con alcuni documenti personali come una patente di guida. Questi portafogli digitali saranno forniti da autorità pubbliche o da enti privati.

Tuttavia, c'è ancora molta strada da fare e resta da sperare che gli stati nazionali lo capiscano rapidamente.

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