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Elezioni in Israele: lo sguardo attento di Bruxelles

Elezioni in Israele: lo sguardo attento di Bruxelles
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Di Elena Cavallone
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Furioso con l'UE per la sua posizione sul nucleare iraniano, il premier uscente Benjamin Netanyahu finora ha privilegiato le relazioni bilaterali, soprattutto con i paesi del gruppo di Visegrad. Ma la sua leadership ora è a rischio.

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Chiunque si sederà al timone di Israele ci sono poche possibilità che la situazione in Cisgiordania cambi.

L'Unione europea segue con attenzione i risultati delle elezioni nel Paese, che al momento vedono Likud - il partito del primo ministro Netanyahu - sotto di un seggio rispetto al rivale, il centrista Benny Gantz.

Dopo un decennio al potere, "Bibi" (cosi lo chiamano gli israeliani) potrebbe dire addio alla guida del governo. In questa partita pero' in gioco non c'è solo il processo di pace in Medio Oriente, ma anche le relazioni con l'UE, deterioratesi soprattutto per via del sostegno di Bruxelles all'accordo sul nucleare iraniano.

L'Unione europea inoltre da tempo difende una soluzione al conflitto israelo-palestinese che preveda la creazione di due stati, condannando più volte gli insediamenti israeliani in Cisgiordania.

L'ultimo richiamo al diritto internazionale è arrivato proprio mercoledì, in seguito all'intenzione del governo israeliano di cerare un nuovo insediamento nella Valle del Giordano.

"Chiediamo che Israele ponga fine a tutte le attività negli insediamenti e smantelli l'avamposto che è stato eretto nel marzo 2001", ha affermato una portavoce della Commissione europea.

Tuttavia, il fatto che sia Netanyahu sia Gantz vogliano continuare l'espansione israeliana in Cisgiordania solleva preoccupazioni anche tra gli eurodeputati, riuniti a Strasburgo per la sessione plenaria.

“Non è il momento dello scontro, non è il momento di aumentare i conflitti. È tempo di fare accordi che vanno nella giusta direzione e l'Unione europea dovrebbe essere disposta a cercare una via per il dialogo".

Ma alcuni governi europei strizzano l'occhio alla possibilità di trasferire la loro ambasciata a Gerusalemme come hanno fatto gli Stati Uniti, minando ulteriormente il processo di pace. 

Le altre notizie in breve

Dal Parlamento UE più fondi all'istruzione alla ricerca

Il Parlamento europeo ha potenziato il sostegno all'istruzione superiore e alla ricerca. Gli eurodeputati hanno votato per attribuire altri 100 milioni di euro ai programmi "ERASMUS +" e ORIZZONTE 2020.

Il primo supporta la mobilità degli studenti, il secondo la ricerca accademica.

Eurodeputati esortano a migliorare la cooperazione giudiziaria

Il Parlamento europeo esorterà gli Stati membri a recepire le norme antiriciclaggio europee nella legislazione nazionale.

La scarsa cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità nazionali sono considerati i principali ostacoli al contrasto del finanziamento della criminalità

L'eurocamera voterà una risoluzione giovedì.

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