Secondo il premier Edi Rama, troppi ostacoli - in alcuni casi pretestuosi - si frappongono all'adesione del suo paese. E intanto un sondaggio rivela il clima non troppo favorevole in Europa
L'Europa ha smesso di guardare ad est. Il processo di espansione dell'Unione europea verso i Balcani sembra subire una battuta d'arresto: a dirlo è il premier albanese Edi Rama, amareggiato per la precedenza che la Macedonia del Nordpotrebbe avere rispetto al suo paese nei colloqui d'adesione. Un fatto che - a suo dire - potrebbe destabilizzare l'intera regione.
"Dobbiamo constatare -ha detto il premier a Euronews - che sempre più spesso il processo decisionale del Consiglio non si basa su ciò che facciamo, su ciò che fanno paesi come noi, ma sulla situazione o sulle dinamiche politiche interne dei diversi Stati membri.
Ma al di là dell'opinione pubblica, sono ancora molti ostacoli che l'Albania dovrà superare per poter entrare nell'Unione.
"Ci sono aree - spiega Luigi Soreca, ambasciatore dell'Unione Europea in Albania - in cui le istituzioni albanesi nel complesso devono continuare a lavorare: la lotta quotidiana alla corruzione, la lotta alla criminalità organizzata e il traffico di droga che sta cambiando pelle".
Delle sue ragioni, Rama dovrà però convincere innanzitutto Austria e Germania, che oggi sono i piu fermi oppositori alla nuove adesioni