Stato dell'Unione: Populisti e Brexit preoccupano l'Ue

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Di Maria Irene Giuntella
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Le elezioni europee si avvicinano. Populisti e Brexit preoccupano l'Europa.

In questa edizione di Stato dell'Unione:

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I populisti preoccupano l'Europa. 

Le forze populiste guadagnano terreno, cosi' come i movimenti neo fascisti, che minacciano la stabilità dell'Unione Europea. Le prossime elezioni europee saranno cruciali e la Brexit avrà sicuramente un impatto. In un' intervista a Euronews il giornalista, scrittore e filosofo Bernard-Henri Lèvy ha affermato: "C'è un focolaio nella casa europea. I piromani sono i populisti, la priorità è sconfiggerli".

La settimana in numeri

1.591 è il numero di parole che il presidente francese Emmanuel Macron ha utilizato per radunare al suo fianco i cittadini europei e tenerli lontani dal populismo. In una lettera pubblicata in tutti i 28 stati membri, Macron ha promosso la necessità di un rinascimento europeo in vista delle elezioni europee di maggio.

Tredici partiti dei Popolari Europei hanno richiesto una procedura di esclusione per rimuovere Orban e il suo partito Fidesz dal gruppo.La proposta passerà al voto tra due settimane.

2,3 milioni di euro

Uber ha pagato circa 2,3 milioni di euro dopo aver scoperto di aver offerto un servizio di taxi senza licenza nei Paesi Bassi nel 2014-2015, hanno detto i pubblici ministeri olandesi.

Elezioni Ue: l'Europarlamento post Brexit

Quanti posti sono assegnati a ciascun paese nel Parlamento Europeo?

Finora il Parlamento europeo ha 751 seggi, dopo la Brexit saranno ridotti a 705.

 Il numero di seggi per nazione dipende dalla popolazione, il minimo è 6. Questo è il caso di Malta, Lussemburgo e Cipro.

Il paese con più deputati è invece la Germania con 96 seggi.

 Dopo la Brexit saranno disponibili 73 seggi,alcuni saranno riservati a futuri nuovi membri. Ma altri saranno redistribuiti tra alcuni stati. A beneficiarne saranno Francia e Spagna che ne otterranno 5.

 Gli altri premiati sono l'Olanda (3), l'Irlanda (2), la Polonia, la Romania, la Svezia, l'Austria, la Danimarca, la Slovacchia, la Finlandia, la Croazia e l'Estonia (1).

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