Manovra finanziaria: Bruxelles boccia l'Italia ma lascia aperto uno spiraglio

Manovra finanziaria: Bruxelles boccia l'Italia ma lascia aperto uno spiraglio
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Di Elena Cavallone
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Ora i ministri delle finanze dovranno dare il loro parere, intanto Conte cerca il dialogo con Juncker

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Dopo gli avvertimenti Bruxelles passa all'azione: Mercoledì la Commissione europea ha affermato che la manovra finanziaria italiana presenta un "non rispetto particolarmente grave" delle regole di bilancio, annunciando di voler optare per la procedura per debito eccessivo. Commissario Moscovici ritiene persistenti i dubbi sull'aumento del debito.

"Chi pagherà il conto per questa spesa extra? Continuiamo a credere che questo bilancio comporti rischi per l'economia italiana, per le sue imprese, per i suoi risparmiatori e per i suoi contribuenti ", ha affermato.

Non ha tardato ad arrivare la risposta di Matteo Salvini che alla domanda su come commentare la lettera della Commissione, ha dichiarato:

"Stavo anche aspettando la lettera di Babbo Natale. Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto. Andremo avanti "

Il governo difende il suo piano finanziario, sostenendo che farebbe crescere l'economia, a fronte delle previsioni economiche della Commissione, che indicano invece una crescita inferiore

Danilo Oscar Lancini, eurodeputato italiano della lega diffida dai criteri della Commissione europea: "Questa Commissione, preoccupata solo perché afferma che questa bozza di bilancio non ridurrà il debito pubblico italiano, è la stessa Commissione che fino a ieri ci ha costretti a fare delle scelte che hanno aumentato il debito italiano".

L'Italia ritiene che una Commissione europea alla fine del suo mandato non abbia alcun peso politico per adottare provvedimenti disciplinari, ma la pressione da parte degli altri Stati membri è elevata.

L'apertura formale della procedura per il debito eccessivo potrebbe essere votata a gennaio dai ministri delle finanze europei. La misura sarebbe operativa dalla primavera 2019. l'Italia dovrebbe ridurre il debito per i prossimi 5 anni, con il rischio di sanzioni.

Ma le porte per un dialogo non sono completamente chiuse. Questo è il motivo dell'incontro tra il primo ministro italiano Giuseppe Conte e il presidente della Commissione europea Juncker, in programma per sabato. Questo potrebbe essere l'ultimo tentativo per allentare le tensioni ed evitare uno scenario che nessuno vuole affrontare.

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