I Balcani occidentali: priorità e preoccupazione dell'UE

I Balcani occidentali: priorità e preoccupazione dell'UE
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Di Euronews
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A Sofia i ministri degli esteri europei si riuniscono per trovare una strategia che porti stabilità e sicurezza nella regione balcanica, dove anche Russia e Cina sembrano avere interessi

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I Balcani occidentali sono ormai una priorità per l'Unione europea, che spera di far entrare al suo interno la Serbia e il Montenegro entro il 2025. A fronte delle pressioni russe e cinesi, l'UE rivendica la regione come propria. Ma prima Belgrado dovrà riconoscere il Kosovo, come ha ricordato mercoledi da Pristina il ministro degli esteri tedesco, Sigmar Gabriel.

"È necessario riconoscere il Kosovo. Bisogna trovare una soluzione per porre fine alle dispute sulle frontiere e al conflitto in Kosovo. Perché? Perché è necessario per la Serbia, altrimenti il Paese non potrà diventare un membro dell'Unione europea", ha affermato al termine della sua visita nella capitala kosovara.

Ogni possibile instabilità nella regione potrebbe creare una nuova ondata ingestibile di migranti. La strategia dell'Ue per i Balcani occidentali sarà dunque al centro della discussione dei ministri degli Esteri europei riuniti a Sofia giovedi e venerdi.

"È ovvio che gli Stati Uniti hanno una strategia per i Balcani occidentali - ha commentato prima della riunione il ministro umgherese Peter Szijarto - . Anche la Russia ha una strategia per Balcani occidentali, cosi come la Turchia. Solo l'Unione europea è estremamente lenta quando si tratta di risolvere i problemi realtivi a questi paesi".

Per il ministro degli Esteri sloveno, invece, per l'adesione della Serbia ci vorrà del tempo.

"La Slovenia ha dovuto intraprendere un dialogo di venti anni con la Croazia per trovare una soluzione circa i confini tra i due paesi. Non credo sia possibile che la Serbia possa farcela entro 2025".

A fine febbraio il presidente della Commissionea visiterà tutti e 6 i paesi dei balcani occidentali per incontrare i leader, che e a maggio saranno ospiti del vertice speciale organizzato a Sofia.

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