Svezia, scomparsa la civetta delle nevi: prima perdita ufficiale per il Paese di una specie di uccello in 20 anni.
Il gufo delle nevi è forse uno degli uccelli più iconici al mondo, ma i conservazionisti avvertono che il suo futuro è in pericolo.
Conosciuto anche come gufo polare o artico, la specie è famosa per il piumaggio bianco e gli occhi giallo brillante. È un cacciatore straordinario: sa tuffarsi tra strati di neve profonda per catturare le prede e può resistere per anni vivendo nellecondizioni meteo più estreme.
Spesso il gufo delle nevi è associato al personaggio di Edvige della saga di Harry Potter, compagna fedele del mago e incaricata di recapitare la posta. Nella realtà, però, questi uccelli non hanno vita facile.
Il gufo delle nevi dichiarato estinto in Svezia
L'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha classificato il gufo delle nevi come "Vulnerabile" a livello globale nella sua ultima valutazione, nel 2021. Avverte che la popolazione è diminuita in modo significativo e stima che ne restino soltanto tra 14.000 e 28.000 in natura.
Il gufo è stato cacciato e ucciso per anni, per tassidermia o per prelibatezze culinarie. La deforestazione e le infrastrutture umane (come insediamenti abitativi e strade) hanno inoltre distrutto gli habitat e disturbato le stagioni di nidificazione.
In Europa la specie è attualmente classificata come "a rischio minimo", ma questa valutazione non è stata aggiornata dal 18 dicembre 2020.
In Svezia i gufi delle nevi si sono riprodotti in modo irregolare per secoli. Secondo l'organizzazione per la conservazione BirdLife International, negli anni Settanta diverse centinaia di coppie hanno allevato i piccoli nelle montagne del Paese.
La loro presenza è diventata un potente simbolo della natura selvaggia del nord della Svezia. Ma dal 2015 i gufi sembrano scomparsi.
BirdLife afferma di non aver osservato nuovi pulcini né segni di riproduzione nell'ultimo decennio, e la specie è stata dichiarata estinta a livello regionale.
Come il cambiamento climatico è diventato la minaccia più grande per il gufo delle nevi
Benché diversi fattori abbiano contribuito al declino del gufo, i conservazionisti indicano come minaccia principale la crisi climatica in accelerazione.
"Inverni più miti portano più pioggia e meno neve, distruggendo i tunnel di neve da cui dipendono i lemming (la loro principale fonte di cibo) per sopravvivere", spiega BirdLife.
"Senza questi piccoli roditori, i gufi non possono sopravvivere. E con il riscaldamento dell'Artico, anche i paesaggi da cui dipende il gufo delle nevi stanno scomparendo."
L'Artico si sta riscaldando fino a quattro volte più rapidamente della media globale, mentre le emissioni che intrappolano il calore continuano a essere rilasciate in atmosfera.
Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), da ottobre 2024 a settembre 2025 le temperature nella regione sono state le più alte degli ultimi 125 anni; l'ultimo decennio è il più caldo mai registrato.
L'organizzazione afferma che questa scomparsa dovrebbe essere un monito sulla rapidità con cui stanno cambiando gli ecosistemi artici, ma sostiene che c'è "ancora speranza" che il gufo torni in Svezia.
"Il suo futuro, però, dipende dalle scelte che faremo e dalla nostra volontà di proteggere la natura e i suoi abitanti", aggiunge. "Il momento è adesso, la natura non può aspettare."