Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

I ghiacciai possono ricrescere se il riscaldamento globale viene invertito? Non nell'arco della nostra vita

Alcuni ghiacciai non si riprenderanno nemmeno se il pianeta si raffredda di nuovo dopo il superamento di 1,5°C, avvertono gli scienziati.
Alcuni ghiacciai non si riprenderanno nemmeno se il pianeta si raffredda di nuovo dopo il superamento di 1,5°C, avvertono gli scienziati. Diritti d'autore  Dr Lilian Schuster
Diritti d'autore Dr Lilian Schuster
Di Euronews Green
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

"Più ritardiamo i tagli alle emissioni, più graviamo sulle generazioni future con cambiamenti irreversibili", afferma la dottoressa Lilian Schuster, ricercatrice dell'Università di Innsbruck e autrice principale dello studio pubblicato questo lunedì sulla rivista Nature Climate Change

PUBBLICITÀ

Secondo una nuova ricerca i ghiacciai montani non si riprenderanno per secoli, se il mondo supererà temporaneamente gli 1,5°C di riscaldamento globale.

Si tratta del primo studio che simula il cambiamento dei ghiacciai fino al 2500 in scenari di overshoot, ossia in cui il pianeta supera il limite di 1,5°C fino a 3°C prima di raffreddarsi nuovamente.

Con le attuali politiche climatiche, infatti, si prevede un riscaldamento della Terra prossimo ai 3°C, e la ricerca condotta dall'Università britannica di Bristol e dall'Università austriaca di Innsbruck offre uno sguardo su questo possibile futuro.

E presenta un altro appello urgente per correggere la rotta che stiamo seguendo.

"È chiaro che un mondo del genere è di gran lunga peggiore per i ghiacciai rispetto a quello in cui viene rispettato il limite di 1,5°C", afferma l'autore corrispondente, il dottor Fabien Maussion, professore associato di Cambiamenti ambientali polari presso l'Università di Bristol.

"Il nostro obiettivo è scoprire se i ghiacciai possono riprendersi se il pianeta si raffredda di nuovo. È una domanda che molti si pongono: i ghiacciai ricresceranno nel corso della nostra vita o in quella dei nostri figli? I nostri risultati indicano purtroppo di no".

Perché 1,5°C fa una grande differenza per i ghiacciai

Il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato e il primo anno solare a superare il limite di 1,5°C.

L'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali - oltre il quale i disastri climatici si intensificheranno - si basa su medie a lungo termine, quindi non abbiamo ancora superato il limite.

Ma sembra sempre più probabile: l'anno scorso l'agenzia meteorologica delle Nazioni Unite ha avvertito che c'è quasi il 50 per cento di possibilità che le temperature medie globali tra il 2024 e il 2028 possano superare gli 1,5°C.

Per capire cosa significhi per i ghiacciai del mondo, gli scienziati hanno simulato un forte scenario di overshoot, in cui il riscaldamento globale continua ad aumentare fino a 3°C entro il 2150 circa, prima di scendere a 1,5°C entro il 2300 e stabilizzarsi.

In queste condizioni, i ghiacciai potrebbero perdere fino al 16 per cento in più della loro massa entro il 2200, rispetto a un mondo che non supera mai la soglia di 1,5°C, e l'11 per cento in più entro il 2500.

Questo si aggiunge al 35 per cento che già si scioglierebbe anche a 1,5°C.

Il disgelo dei ghiacci dal Duemila ha già innalzato il livello del mare di quasi due centimetri, rendendo lo scioglimento dei ghiacciai il secondo maggior responsabile dell'innalzamento del livello del mare dopo l'espansione dell'acqua dovuta al riscaldamento degli oceani.

I ghiacciai delle Alpi non si riprenderebbero prima del 2500 circa

"I nostri modelli mostrano che ci vorrebbero molti secoli, se non millenni, perché i grandi ghiacciai polari si riprendano da un superamento di 3°C", afferma la dottoressa Lilian Schuster, ricercatrice dell'Università di Innsbruck e autrice principale dello studio pubblicato questo lunedì sulla rivista Nature Climate Change.

La ricerca esclude le due calotte polari.

"Per i ghiacciai più piccoli, come quelli delle Alpi, dell'Himalaya e delle Ande tropicali, il recupero non sarebbe visibile per le prossime generazioni, ma è possibile entro il 2500".

Le fluttuazioni dell'acqua di fusione dei ghiacciai in queste regioni montane hanno un impatto enorme sulle comunità a valle.

Nei bacini in cui i ghiacciai ricrescono dopo i picchi di temperatura, il deflusso dei ghiacciai si riduce ulteriormente rispetto a quando si stabilizzano, un fenomeno che gli scienziati chiamano trough water.

Abbiamo scoperto che circa la metà dei bacini che abbiamo studiato sperimenterà una qualche forma di trough water oltre il 2100", spiega la dott.ssa Lilian Schuster.

"È troppo presto per dire quale sarà l'impatto di questo fenomeno, ma il nostro studio è un primo passo verso la comprensione delle numerose e complesse conseguenze dei superamenti climatici per i sistemi idrici alimentati dai ghiacciai e per l'innalzamento del livello del mare".

"Il superamento di 1,5°C, anche temporaneo, blocca la perdita di ghiacciai per secoli. Il nostro studio dimostra che molti di questi danni non possono essere annullati, anche se le temperature dovessero tornare a livelli più sicuri", conclude Maussion.

"Più ritardiamo i tagli alle emissioni, più graviamo sulle generazioni future con cambiamenti irreversibili".

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

L'Artico si scioglie più lentamente. Ecco perché

Il ghiacciaio del Ventina sta scomparendo per il caldo: i geologi non sono più in grado di misurarlo

Antartide, ghiacciaio Thwaites si scioglie: scoperto da scienziati un modo per ispessire ghiaccio