I cambiamenti climatici influenzano i tempi, la durata e l'intensità della stagione dei pollini, con un impatto su un numero sempre crescente di persone affette da allergie
Il cambiamento climatico ha aumentato la durata della stagione dei pollini in Danimarca, con temperature più calde e un'atmosfera più umida che aggravano i sintomi delle allergie ai pollini.
La quantità di polline prodotto dalle piante è aumentata significativamente dagli anni '80, con un aumento del 19 per cento del polline di erba e del 35 per cento del polline di betulla.
Ciò è causato, in parte, dalla presenza di livelli più elevati di anidride carbonica nell'atmosfera, che possono portare a una fotosintesi più rapida e intensa nelle piante e a una maggiore produzione di polline, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Atmosphere.
I grani di polline interagiscono anche con gli inquinanti atmosferici e possono essere colpiti da temporali e altri eventi estremi, aggravando lo sviluppo di malattie respiratorie come la rinite allergica e l'asma, spiegano i ricercatori.
"Seguiamo costantemente lo sviluppo (dei pollini)”, afferma Tyra Grove Krause, direttrice del dipartimento Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive presso lo Statens Serum Institut (Ssi).
"Stiamo iniziando a vedere focolai (di polline) anche in Germania, quindi si sta spostando continuamente più a nord", spiega.
Mette Lund è affetta da allergie tutto l'anno e assume farmaci per gestirle almeno una volta al giorno. "L'allergia al polline degli alberi a volte compare già nel periodo natalizio. Prima iniziava a gennaio, febbraio”, dice.
Non solo polline e allergia
Il cambiamento climatico sta portando anche a un aumento di altre infezioni e virus, causati dalle condizioni più calde.
"Le zanzare e le zecche possono trovare condizioni di vita migliori grazie al clima caldo e umido, e quindi contagiare gli esseri umani con diversi virus esotici”, afferma Grove Krause.
Inoltre, sempre secondo la direttrice, l'aumento degli eventi meteorologici avversi, come le ondate di calore e le inondazioni, sta causando un maggior numero di decessi. Le inondazioni, ad esempio, lasciano le persone esposte "all'acqua delle fogne o all'acqua inquinata, che potrebbe causare una vasta gamma di infezioni".