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Show di Kimmel cancellato: Trump festeggia, Dem e celebrità protestano

Il presentatore e attore comico Jimmy Kimmel
Il presentatore e attore comico Jimmy Kimmel Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di David Mouriquand
Pubblicato il
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Prima Stephen Colbert, ora Jimmy Kimmel. La decisione della Abc di sospendere il suo show "a tempo indeterminato" ha suscitato aspre critiche nell'industria dei media, a Hollywood e nel mondo politico. In molti parlano di censura

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Il popolare conduttore statunitense Jimmy Kimmel ha dovuto interrompere il suo show a causa di commenti "offensivi e insensibili" su Charlie Kirk, il 31enne fondatore del gruppo politico conservatore Turning Point Usa e convinto sostenitore di Donald Trump, ucciso la scorsa settimana. Durante il Jimmy Kimmel Live! di lunedì, il presentatore ha sottolineato l'ipocrisia delle reazioni dei repubblicani alla morte di Kirk e ha accusato il presidente americano e i suoi alleati di "fare del loro meglio per gettare benzina sul fuoco".

Lo show sospeso a tempo indeterminato dall'emittente Abc

Il comico ha spiegato al suo pubblico che "molti nella terra del Maga (il movimento politico che sostiene Trump, ndr) stanno lavorando duramente per capitalizzare l'omicidio di Charlie Kirk". Ha aggiunto che la reazione del presidente all'omicidio "non è il modo in cui un adulto piange qualcuno che chiama amico. È piuttosto il modo in cui un bambino di quattro anni piange la morte di un pesce rosso".

Kimmel ha anche criticato il fatto che le bandiere siano state poste a mezz'asta in onore di Kirk, le cui opinioni non sempre sono state favorevoli alla libertà di parola. L'emittente Abc, di proprietà della Disney, ha dichiarato che lo show sarebbe stato eliminato dalla programmazione a tempo indeterminato - e con effetto immediato - dopo che l'operatore di rete Nexstar aveva preannunciato lo stop.

"Il Jimmy Kimmel Live è sospeso", ha confermato un portavoce della Abc in un comunicato. Secondo Andrew Alford, presidente della divisione broadcasting di Nexstar., i commenti del comico su Kirk sarebbero stati "offensivi e insensibili in un momento critico del nostro dibattito politico nazionale. Non crediamo che riflettano lo spettro di opinioni, punti di vista o valori delle comunità in cui ci troviamo".

La guerra di Trump contro le voci critiche

Come prevedibile, soprattutto dopo l'imminente cancellazione dello show di Stephen Colbert, Trump ha accolto la notizia della brusca rimozione del Jimmy Kimmel Live sul social Truth, congratulandosi con la Abc e affermando che "Kimmel ha ZERO talento".

Al contrario, la sospensione di Kimmel ha scatenato l'indignazione di importanti personalità di Hollywood e dei media, oltre che dei Democratici, che hanno tutti criticato la decisione, sottolineando come Trump, pur presentandosi come un sostenitore della libertà di opinione, si scagli spesso contro mezzi d'informazione o personaggi celebri che lo criticano. Proprio questa settimana ha avviato una causa contro il New York Times, reclamando un risarcimento da 15 miliardi di dollari.

Il governatore della California Gavin Newsom ha definito la scelta della Abc un attacco alla libertà di parola, scrivendo su X: "Comprare e controllare le piattaforme media. Licenziare i presentatori. Cancellare programmi. Queste non sono coincidenze. È un'azione coordinata. Ed è pericoloso. Il @GOP non crede nella libertà di parola. Vi stanno censurando in tempo reale".

Il leader della minoranza del Senato Chuck Schumer ha invitato le persone "di tutto lo spettro politico a fermare ciò che sta accadendo a Jimmy Kimmel". Mentre il senatore americano del New Jersey Cory Booker ha scritto: "Il Congresso non approverà alcuna legge che non rispetti una religione, o che ne proibisca il libero esercizio, o che impedisca la libertà di parola, o di stampa, o il diritto del popolo di riunirsi pacificamente e di presentare al governo una petizione".

Il senatore Adam Schiff ha aggiunto: "Kimmel. Colbert. Cause contro il New York Times, il Wall Street Journal e 60 Minutes. Estorsione di accordi da parte di CBS, ABC e altri. Blocco dell'accesso dell'AP alla Casa Bianca. Questa amministrazione è responsabile degli attacchi più gravi alla libera di stampa della storia americana. Cosa resterà del Primo Emendamento quando avrà finito?".

Chris Hayes, conduttore di Msnbc, ha commentato la decisione della Abc di sospendere il Jimmy Kimmel Live! con queste parole: "Questo è l'attacco più diretto alla libertà di parola da parte di istituzioni pubbliche che abbia mai visto in vita mia".

Lo stimato giornalista ed ex conduttore della Cnn Don Lemon ha definito la decisione "una roba spaventosa" e ha aggiunto: "Questo è lo stesso partito che si lamenta del fatto che tutto è troppo 'woke', che i comici non possono più dire nulla, che stanno uccidendo la comicità. Ma le persone che si lamentano di uccidere la comicità sono quelle che l'assassinano. E questo cosa significa? Che non credono in quello che dicono. Non hanno un'anima".

Michael Kosta, uno dei conduttori del Daily Show, ha ricordato il Primo Emendamento in una storia di Instagram, aggiungendo: "Questo è un momento importante nella storia americana. Le reti televisive DEVONO reagire. È una vera e propria cavolata".

Anche numerose celebrità si sono unite ai democratici e alle personalità dei media sulla questione. Ben Stiller ha twittato: "Non è giusto", mentre Wanda Sykes ha accusato Trump di voler porre fine alla libertà di parola. L'attrice ha postato un video su Instagram in cui mostra il suo sostegno al conduttore e critica l'amministrazione Trump: "Dunque. Non ha fatto finire la guerra in Ucraina né risolto il problema di Gaza nella sua prima settimana di lavoro. Ma ha messo fine alla libertà di parola entro il suo primo anno. Ehi, per quelli tra di voi che pregano, questo è il momento di farlo. Ti voglio bene, Jimmy".

Steve Martin ha condiviso su X un passaggio de Il diario di Anna Frank in cui la giovane ebrea uccisa dai nazisti scrisse: "Fuori stanno accadendo cose terribili. Povere persone indifese vengono trascinate fuori dalle loro case. Le famiglie vengono fatte a pezzi. Uomini, donne e bambini vengono separati. I bambini tornano a casa da scuola e scoprono che i loro genitori sono scomparsi". Martin ha aggiunto la didascalia al suo post: "E il nostro diritto alla libertà di parola viene eliminato".

Sophia Bush ha postato la notizia del ritiro di Kimmel dalla trasmissione, scrivendo: "Il Primo Emendamento non esiste più in America. Il fascismo è qui ed è agghiacciante".

Il comico Mike Birbiglia ha condiviso da parte sua una nota scritta a mano per reagire all'allontanamento di Kimmel: "Ho passato molto tempo in pubblico e in privato a difendere comici con cui non sono d'accordo. Se fai quel mestiere e non ti scagli contro la follia di togliere Kimmel dalla trasmissione, allora non disturbarti più a parlare di libertà di parola".

L'attore e podcaster Paul Scheer ha scritto su Threads: "Quindi fatemi capire bene. Kimmel è fuori onda per i suoi commenti sulla politicizzazione di un assassinio, ma questo va benissimo". Ha linkato quindi un video del commentatore della Fox Brian Kilmeade che invita a uccidere i senzatetto.

La star di Hacks Jean Smart ha postato invece questo messaggio su Instagram: "Sono inorridita dalla cancellazione del Jimmy Kimmel Live. Quello che Jimmy ha detto era un discorso libero, non di odio. Sembra che le persone vogliano proteggere la libertà di parola solo quando fa comodo a loro. Anche se non ero affatto d'accordo con Charlie Kirk, la sua uccisione mi ha disgustato e avrebbe dovuto disgustare qualsiasi essere umano decente. Cosa sta succedendo al nostro Paese?".

Lo scrittore e comico Alex Edelman ha scritto su X: "Questa è la vera 'cancel culture' che tutti dicono di odiare così tanto", mentre Christie Brinkley ha scritto, riferendosi ai conduttori di tarda notte: "Amo questi ragazzi! Le risate che ci regalano sono importanti come l'aria che respiriamo! E questa sera ne toglieranno un altro! DOBBIAMO PROTEGGERE i loro e i NOSTRI DIRITTI DEL PRIMO EMENDAMENTO!!!!".

Il post di Christie Brinkley
Il post di Christie Brinkley Instagram

In effetti, Kimmel è solo l'ultimo comico e conduttore di tarda serata a cui è stato tolto il programma. A luglio, la rete rivale della Abc, la Cbs, ha annunciato che l'anno prossimo chiuderà il suo programma di successo The Late Show With di Stephen Colbert. I dirigenti della rete hanno dichiarato che la decisione non sarebbe "in alcun modo legata all'andamento dello show, ai contenuti o ad altre questioni che riguardano la Paramount". Tuttavia, la scelta ha suscitato aspre critiche, con molti che hanno ricordato l'accordo da 16 milioni di dollari con Trump dopo che quest'ultimo ha fatto causa al network per un'intervista fatta l'anno scorso dal programma 60 Minutes all'ex vicepresidente Kamala Harris.

Ciò è avvenuto mesi dopo che la Abc aveva accettato di pagare 15 milioni di dollari allo stesso Trump per chiudere una causa per diffamazione dopo che il conduttore George Stephanopoulos aveva affermato, durante un'intervista, che Trump era stato ritenuto "responsabile di stupro". Una giuria in una causa civile aveva stabilito che Trump era responsabile di "abuso sessuale", che ha una definizione diversa e specifica secondo la legge locale.

Il conduttore di Last Week Tonight John Oliver ha definito la cancellazione del Late Show With Stephen Colbert "terribile" e "molto, molto, molto triste", aggiungendo di aver sempre amato sia Stephen che lo show. "È incredibilmente triste", ha dichiarato durante un'apparizione a Erie, in Pennsylvania.

"Gli show della tarda serata significano molto per me, non solo perché ci lavoro, ma anche perché, crescendo in Inghilterra, guardavo lo show di Letterman, che ovviamente era lo quello di Stephen, e pensavo a che mondo affascinante fosse quello", ha ricordato, ricordando infine di attendere di vedere cosa verrà fatto nei prossimi mesi.

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