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Trump chiede 15 miliardi di dollari al New York Times per diffamazione

Il Presidente Donald Trump parla nello Studio Ovale della Casa Bianca, lunedì 15 settembre 2025, a Washington.
Il Presidente Donald Trump parla nello Studio Ovale della Casa Bianca, lunedì 15 settembre 2025, a Washington. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Tamsin Paternoster & AP
Pubblicato il
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Il presidente degli Stati Uniti ha accusato il giornale di essere il "portavoce virtuale della sinistra radicale del Partito Democratico"

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha intentato lunedì una causa per diffamazione da 15 miliardi di dollari (circa 13,8 miliardi di euro) contro il New York Times e quattro dei suoi giornalisti.

Trump ha dichiarato che il giornale è il "portavoce virtuale della sinistra radicale del Partito Democratico" e lo ha accusato di "diffondere contenuti falsi e diffamatori" su di lui, la sua famiglia e le sue aziende.

L'ex tycoon ha intentato la causa in Florida, stato a guida repubblicana. Il procedimento cita diversi articoli e un libro scritti da due giornalisti del New York Times, pubblicati prima delle elezioni del 2024.

Il contenuto rappresenterebbe, secondo la causa, "parte di uno schema diffamatorio ostile e deliberato, portato avanti da decenni dal New York Times nei confronti del presidente Trump".

Gli imputati avrebbero "pubblicato notizie sapendo che erano false e/o con palese disinteresse per la loro veridicità o falsità".

Il New York Times non ha rilasciato dichiarazioni in merito.

In un post sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha criticato l'appoggio del giornale alla sua avversaria democratica nelle ultime elezioni presidenziali, Kamala Harris, scrivendo che il supporto alla candidata “è stato addirittura messo al centro della prima pagina, cosa mai successa prima”.

FILE - In questa foto di archivio del 21 aprile 2009, la sede del New York Times è mostrata a New York.
FILE - In questa foto di archivio del 21 aprile 2009, la sede del New York Times a New York. AP Photo

Il biglietto di Trump a Jeffrey Epstein

Pochi giorni fa, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui afferma che Trump ha minacciato di denunciare il giornale per il suo reportage su un biglietto osceno che il presidente avrebbe regalato al finanziere e pedofilo Jeffrey Epstein.

Trump ha negato di essere l’autore del biglietto, che conteneva un disegno osceno e la sua firma, inserito in un libro celebrativo del 50esimo compleanno di Epstein.

Le cause legali di Trump contro giornali e reti televisive

Il presidente statunitense ha intentato numerose cause contro importanti testate giornalistiche in passato.

A luglio, Trump ha denunciato il Wall Street Journal e il magnate dei media, Rupert Murdoch, dopo che il giornale aveva diffuso la notizia dell'esistenza del biglietto indirizzato a Epstein.

Il presidente ha anche intentato cause legali contro la rete televisiva ABC News, il suo conduttore, George Stephanopoulos, e il conglomerato mediatico statunitense Paramount, per un'intervista pre-elettorale con Kamala Harris.

Le cause sono state risolte con risarcimenti rispettivamente di 15 milioni di dollari (13,8 milioni di euro) e 16 milioni di dollari (14,7 milioni di euro).

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