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Addio a Oliviero Toscani: dalle foto più iconiche per Benetton alla malattia

Oliviero Toscani in occasione della mostra "Oliviero Toscani" a Palazzo Reale a Milano, 23 giugno 2022
Oliviero Toscani in occasione della mostra "Oliviero Toscani" a Palazzo Reale a Milano, 23 giugno 2022 Diritti d'autore  LaPresse/LaPresse
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Di Maria Michela D'Alessandro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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In sessant'anni di carriera Oliviero Toscani ha lavorato in ogni luogo del mondo e per tutte le riviste più importanti. Celebri i suoi ritratti e le campagne pubblicitarie piene di colore e di provocazioni sull'attualità, dall'ambiente ai migranti fino al razzismo

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"Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell'intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Alì". Con queste parole lunedì all'alba la famiglia ha comunicato la morte di Oliviero Toscani.

Il celebre fotografo, classe 1942, soffriva da due anni di una malattia, l'amiloidosi, a causa della quale Toscani aveva perso 40 chilogrammi in pochi mesi. Con il termine si indica un gruppo di malattie rare causate dall'accumulo di proteine, prodotte dal nostro organismo, che si depositano negli organi vitali sotto forma di piccole fibre e li danneggiano.

P/E 1996, “Cuori” Credits: Oliviero Toscani
P/E 1996, “Cuori” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani

Chi era Oliviero Toscani: una lunga carriera legata a Benetton

Dalla pubblicità alla moda, la carriera di Toscani inizia da giovane come fotografo pubblicitario: in poco tempo diventa un punto di riferimento nel settore della moda collaborando con le riviste più prestigiose come Vogue, Elle e Harper’s Bazaar

Fin da subito sviluppa l'amore e la passione per l'immagine. Figlio di Fedele Toscani, uno dei fotoreporter storici del Corriere della Sera, dopo gli studi al liceo Vittorio Veneto di Milano, nel 1965 Oliviero Toscani si diploma in fotografia all'Università delle Arti di Zurigo.

A soli 14 anni pubblica il suo primo scatto sullo stesso quotidiano milanese: un'immagine del volto sofferente della moglie di Benito Mussolini, Rachele, durante i funerali del marito nei pressi di Predappio nel 1957, avvenuti a dodici anni dalla morte. 

Considerato uno dei fotografi pubblicitari più innovativi e provocatori del XX secolo, Oliviero Toscani si afferma come uno degli artisti più richiesti da grandi marchi come Valentino e Chanel ma arriva alla sua massima espressione artistica lavorando con l’azienda italiana Benetton.

A/I 1991, “Prete e suora” Credits: Oliviero Toscani
A/I 1991, “Prete e suora” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani
1986, “Globes” Credits: Oliviero Toscani
1986, “Globes” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani

Dai rifugiati ai condannati a morte fino agli omicidi di mafia passando per il razzismo: grazie a Benetton, Toscani realizza innumerevoli campagne senza filtri e provocatorie per parlare dei temi dell'attualità.

La collaborazione con il brand nato in provincia di Treviso è andata avanti per anni, dal 1982 al 2000 e poi dal 2018 fino all'inizio del 2020 quando a causa di una frase sul crollo del Ponte Morandi cessò il rapporto con il fotografo.

Nel corso di una trasmissione radiofonica Toscani disse infatti: "Ma a chi interessa che caschi un ponte, ma smettiamola". L'esternazione, riferita alle foto che rappresentatnti dell'allora movimento di protesta delle "Sardine" fecero con Luciano Benetton (una delle cui società, Autostrade per l'Italia, era responsabile in concessione del ponte crollato), suscitò l'indignazione dei familiari delle vittime e delle istituzioni e il conseguente licenziamento da parte di Benetton.

A/I 1993, “HIV - Positivo” Credits: Oliviero Toscani
A/I 1993, “HIV - Positivo” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani

Toscani: le campagne pubblicitarie più famose

É con lo slogan "Tutti i colori del mondo" che parte la prima campagna firmata dal fotografo per l'azienda trevigiana, all'insegna dell'integrazione, vincendo numerosi premi e suscitando polemiche. Quello stesso slogan si trasforma nel nuovo nome del marchio, United Colors of Benetton.

Nel 1991, sotto l'egida di Benetton, Toscani lancia la rivista Colors e nel 1994 Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, la cui sede è stata progettata dall'architetto giapponese Tadao Andō.

In questo periodo realizza una serie di cataloghi monografici ispirati da un impegno civile: "Corleone" (1997), ritratti di giovani in uno dei centri storici della mafia in Sicilia, "I girasoli" (1998), dedicato all'universo dei bambini disabili, "We, on death row" (2000), contro la pena di morte.

A/I 1989, “Donna che allatta” Credits: Oliviero Toscani
A/I 1989, “Donna che allatta” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani

In sessant'anni di carriera Toscani ha lavorato in ogni luogo del mondo e per tutte le riviste più importanti.

Migliaia di ritratti, milioni di immagini, tra temi di attualità, dall'ambiente, ai migranti, fino al razzismo, ai personaggi celebri, da John Lennon ad Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed, fino al desiderio di immortalare Jannik Sinner. E ancora, da Claudia Schiffer a Monica Bellucci, fino a Federico Fellini.

Nel 2007 Oliviero Toscani avvia Razza Umana, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di cento comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina, il Giappone e per le Nazioni Unite, il Guatemala.

A/I 1991, “ Angelo e diavolo” Credits: Oliviero Toscani
A/I 1991, “ Angelo e diavolo” Credits: Oliviero Toscani Oliviero Toscani

"Cerco facce nuove, persone con un entusiasmo negli occhi, pretendo che non abbiano trucco, il bello è un'altra cosa", aveva raccontato in occasione dei 80 anni, festeggiati nel 2022 con una mostra a Palazzo Reale di Milano dal titolo "Oliviero Toscani".

E il futuro? "Chissà, penso al cosmo, all'universo, alle stelle. Quando capiremo tutto questo, ecco, sarà il futuro", aveva aggiunto Toscani.

Autoritratti quarantena scelti da Oliviero Toscani, 29 aprile 2020
Autoritratti quarantena scelti da Oliviero Toscani, 29 aprile 2020 Maria Michela D'Alessandro

Oliviero Toscani: gli autoritratti della pandemia

L'ossessione per le facce è rimasta anche durante la pandemia da Covid-19 quando Toscani invitò tutti a documentare il momento con gli autoscatti dell'isolamento pubblicando gli scatti scelti sul sito di Repubblica.

"Che faccia avevamo al tempo del virus? Un giorno, per fortuna, ce lo chiederemo. Ma chi risponderà? Non ci sono fotoreporter professionisti nelle case della nostra quarantena. Ci siamo noi", si legge nell'articolo di lancio dell'iniziativa.

"Avete una responsabilità storica! Siete gli unici reporter di voi stessi!", diceva Toscani. Così per mesi ogni giorno il quotidiano ha pubblicato le foto degli utenti scelti proprio da Toscani: "Facciamoci tutti l'autoritratto da reclusi, da carcerieri di noi stessi".

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