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European Film Awards 2022: un'edizione al femminile

European Film Awards 2022: un'edizione al femminile
Diritti d'autore  euronews
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Di Frédéric Ponsard
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Da Alice Diop a Marie Kreutzer, da Carla Simòn a Zar Amir Ebrahimi: in corsa per un premio registe a attrici già premiate a Cannes, Venezia e Berlino. La cerimonia si terrà il 10 dicembre a Reykjavik

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Gli European Film Awards saranno assegnati a Reykjavik sabato 10 dicembre. Tra le candidature spiccano diversi film di registi che hanno le loro radici al di fuori del continente. È il caso di Alice Diop, regista francese i cui genitori sono senegalesi, o di Ali Abassi, regista danese di origine iraniana. Questo ultimo è il regista di "Holy Spider", film con cui l'iraniana Zar Amir Ebrahimi si è aggiudicata il premio di miglior attrice all'ultimo festival di Cannes.

Il film ha ricevuto 4 nomination agli European Film Awards: miglior Film, miglior Regia, miglior sceneggiatura e miglior Attrice per Ebrahimi, costretta a fuggire dal suo Paese 15 anni fa. "Penso che questo sia il vantaggio di un girare un film come questo fuori dall'Iran: si può scavare a fondo, mentre in Iran, a causa della censura, non si può sviluppare una storia come questa - dice Ebrahimi -. Secondo me, la società iraniana cambierà grazie alle donne, ed è per questo che il governo e gli uomini hanno così paura di loro".

Alice Diop è candidata come miglior regista per "Saint Omer", che ha già vinto il leone d'argento e il premio per la migliore opera prima a Venezia. il film si basa su un fatto di cronaca avvenuto in Francia dieci anni fa e vede protagonista una giovane donna di colore accusata di avere ucciso la figlia di 15 mesi. "Sono convinta che il corpo nero porti con sé l'universale - dice Diop -. In un certo senso questo premio è un modo di dimostrare un concetto politico: il corpo di una donna nera può parlare a tutte le donne e a tutti gli uomini del mondo, che siano bianchi o neri, ed è qualcosa di fondamentale per me".

In corsa per un premio altre due donne plurinominate: la prima è Carla Simòn, candidata per miglior film e regia con "Alcarràs", un dramma familiare sulla scomparsa delle tradizioni rurali, in Spagna come altrove. La seconda è Marie Kreutzer con "Corsage". Il film, coprodotto da Austria, Francia, Germania e Lussemburgo, racconta la tragica storia di Elisabetta d'Austria, meglio nota come Sissi.

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