Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Hamas detta le condizioni per consegnare le armi a un'autorità palestinese

Militanti di Hamas a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, lunedì 1 dicembre 2025. (Foto AP/Jehad Alsharfi)
Militanti di Hamas a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, lunedì 1 dicembre 2025. (Foto AP/Jehad Alsharfi) Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Hamas sarebbe pronto a consegnare le armi a patto che finisca l'occupazione israeliana. Il leader Khalil al-Hayya ha detto sì anche a una forza delle Nazioni Unite per supervisionare il cessate il fuoco

Il leader di Hamas a Gaza Khalil al-Hayya si dice pronto a consegnare le armi a una futura autorità palestinese a Gaza se l'occupazione israeliana finirà. Al-Hayya dice di accettare una forza delle Nazioni Unite per supervisionare un cessate il fuoco, ma rifiuta qualsiasi missione per disarmarlo.

Questa è considerata una condizione essenziale per l'attuazione della seconda fase del piano di pace del presidente americano Donald Trump. Sabato 6 dicembre, Hamas ha dichiarato di essere pronto a consegnare le armi nella Striscia di Gaza a un'autorità palestinese che governi il territorio, a condizione che l'esercito israeliano ponga fine alla sua occupazione.

"Le nostre armi sono legate all'esistenza dell'occupazione e dell'aggressione", ha dichiarato Khalil al-Hayya, capo di Hamas a Gaza, in un comunicato. Ha poi aggiunto: "Se l'occupazione finisce, queste armi saranno poste sotto l'autorità dello Stato". Il principale negoziatore del movimento islamista palestinese ha chiarito che stava parlando di uno Stato palestinese sovrano e indipendente.

Rifiuto di dispiegare una forza internazionale a Gaza

"Accettiamo il dispiegamento di forze dell'Onu come forze di separazione, responsabili di monitorare i confini e di assicurare il rispetto del cessate il fuoco a Gaza", ha aggiunto Khalil al-Hayya, ribadendo così il suo rifiuto di dispiegare una forza internazionale nella Striscia di Gaza per disarmarla.

Dopo due anni di guerra devastante tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas, i Paesi mediatori - Qatar, Stati Uniti ed Egitto - hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco, entrato formalmente in vigore il 10 ottobre, anche se i combattimenti non sono cessati completamente.

Il cessate il fuoco è molto fragile e non può essere considerato completo finché tutte le forze israeliane non si saranno ritirate, ha dichiarato sabato lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, primo ministro del Qatar.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Attacco di Israele a Gaza: almeno 6 morti e 32 feriti, ucciso anche leader di milizia anti-Hamas

I Verdi europei dichiarano il Ppe di Ursula von der Leyen e Manfred Weber il nemico numero uno

Gli Stati Uniti approvano la possibile vendita di cento missili all'Italia