Gemellaggio storico quest'anno al Festival di Ravenna. La 20esima edizione de "Le vie dell'Amicizia" hanno riunito Italia e Iran
Quando la musica unisce
Un gemellaggio storico quest’anno al Festival di Ravenna. La 20esima edizione de Le Vie dell’Amicizia hanno riunito due Paesi: Italia e Iran. Sotto la magistrale direzione del Maestro Riccardo Muti, musiciste italiane e iraniane hanno eseguito musiche di Giuseppe Verdi da Teheran a Ravenna. Un successo di pubblico e critica, nonostante i due concerti siano stati autorizzati solo in extremis dal governo iraniano.
'Il
— LeFrecce (@LeFrecce) July 11, 2017ravennafestival</a> e il <a href="https://twitter.com/MaestroMuti">
MaestroMuti su #LaFreccia di #Lugliohttps://t.co/e3lSafOLCS
“Organizzare questo concerto è stato molto difficile, a causa della situazione politica internazionale e anche perché, con la rivoluzione la musica era stata proibita. Solo due anni fa furono riorganizzate l’Orchestra Sinfonica di Teheran e il coro. Dopo le ultime elezioni, Rohani ha dato una svolta”, ci ha raccontato il Maestro Riccardo Muti.
Il linguaggio della musica è universale
Per la cantante Honey Kazerooni è la sua prima esibizione fuori dal proprio paese, l’Iran: “Sono molto emozionata perché posso conoscere persone provenienti da luoghi diversi del mondo con culture e storie diverse. Eseguire un’opera è stata la mia prima esperienza. E’ molto diverso dall’eseguire una sinfonia, è molto più impegnativo, devi ascoltare i cantanti, devi prestare attenzione a tutto. ricorderò sempre a tutti però di aver lavorato con il Maestro Muti.”
Siccome l’Iran vieta alle soliste di cantare davanti agli uomini, sono state selezionate solo arie maschili, eseguite da artisti italiani. “Non ci occupiamo della situazione politica delle nazioni che visitiamo, vogliamo restare fuori da tutto questo. Non voglio criticare il fatto di non aver potuto usare un soprano donna. Mi è piaciuto vedere anche che nell’orchestra le donne e gli uomini si sono potuti sedere vicini e insieme; è un grande passo avanti”, ha vluto precisare il Maestro Muti.
Riccardo Muti dirige Verdi in Iran: “Il linguaggio della musica è universale”
.RaiNews</a> <a href="https://t.co/T8MJWY5juP">https://t.co/T8MJWY5juP</a> <a href="https://t.co/glwViqxsgU">pic.twitter.com/glwViqxsgU</a></p>— Ravenna Festival (
ravennafestival) July 9, 2017
“Oggi è normale che i genitori portino i loro figli a lezioni di musica. Quando era bambina io, invece, era molto strano per me camminare per strada con un grande strumento in mano. Mi avrebbero guardato in modo strano; ora non è più così, si sono abituati tutti”, ha sottolineato Honey Kazerooni.
GiuseppeVerdi crocevia tra Oriente e Occidente
La scelta del programma, ovvero Verdi, è stata la scelta giusta perché Giuseppe Verdi è stato ed è davvero universale. Del resto Gabriele d’Annunzio quando il compositore morì scrisse: “Pianse e amò per tutti.“L’edizione 2017 de “Le Strade dell’Amicizia” ha dimostrato ancora una volta che la musica può essere uno strumento di pace e di fratellanza.
Could #Verdi help bridge the divide between #Iran and the west? https://t.co/vkcOMy7D1i … … via
FT</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RoadsofFriendship?src=hash">#RoadsofFriendship</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RiccardoMuti?src=hash">#RiccardoMuti</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Muti?src=hash">#Muti</a></p>— Masoud Mostajabi (
MMosta1206) 18 juillet 2017
#GiuseppeVerdi crocevia tra Oriente e Occidente #RiccardoMuti a Teheran sulle #Viedellamicizia per
ravennafestival</a> <a href="https://t.co/njm7vcDVqC">https://t.co/njm7vcDVqC</a></p>— Pierachille Dolfini (
pierdolfini) July 8, 2017