Un nuovo ruolo per Kiri Te Kanawa

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Il grande pubblico la ricorda anche per quest’aria, ‘O mio babbino, caro’, di Puccini. colonna sonora del film Camera con vista.

Una carriera di oltre quarant’anni quella del soprano neozelandese Kiri Te Kanawa, tra le voci più amate negli anni ’70-‘80, e oltre ancora: per lei i teatri più prestigiosi e i più grandi direttori d’orchestra.

Sulle alpi svizzere, al recente Festival di Verbier, crocevia di grandi nomi della musica classica di oggi e stelle di domani, la baronessa Kiri non solo ha entusiasmato i fan con un concerto, ma attraverso una serie di masterclass si è dedicata alla sua grande passione: aiutare le giovani promesse, formarle, farne magari le prossime star, obiettivo che già persegue attraverso la sua Fondazione.

“Mi piace moltissimo lavorare coi giovani, sono stupendi, stimolanti, e sono pieni di gratitudine, dice. Hanno così voglia di imparare, basta veramente poco per ottenere soddisfazione – anche questo è uno stimolo!”

Durante il concerto Kiri Te Kanawa ha invitato i giovani allievi a cantare il famoso sestetto di Così fan tutte.

Se la gestione del fiato resta una delle colonne portanti dell’insegnamento di Kiri Te Kanawa, l’artista non nasconde ai giovani cantanti le zone d’ombra del mestiere.

“Uno deve sacrificare tanto per la carriera: la vita familiare, gli affetti, il privato. Si pensa di poter aver tutto, ma non è così. Non è possibile. Bisogna scegliere: la famiglia? o la carriera? quale dei due?”

“A volte quando ascolti uno studente che hai accompagnato nella formazione e lo vedi un giorno sul palcoscenico da solo, e fa proprio quello che gli hai detto di fare… sono momenti di vera soddisfazione, ti si riempie il cuore e ti dici: ‘abbiamo lavorato sodo insieme, e funziona’ – ecco questo mi dà un’enorme emozione.

Arriverà anche il giorno che andrò a sedermi sotto una palma a non fare niente, ma… ancora no!”

Kiri Te Kanawa è un’artista generosa, lucida, capace di non prendersi troppo sul serio.

Una lezione non solo di musica.

Nel servizio è possibile ascoltare frammenti dei seguenti brani:

- ‘O mio babbino caro’, da Gianni Schicchi, di Giacomo Puccini

- sestetto, Scena XI, Atto I, Così fan tutte, di Wolfgang Amadeus Mozart

- ‘Final monologue’ (testo di Terrence McNally), da Masterclass, di Jake Heggie.

In piazzetta, a Verbier, tra i protagonisti del Fest’off, anche il gruppo ’36 Rue du Swing’.

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