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Disuguaglianza di ricchezza in Europa: quali sono i Paesi con la distribuzione più iniqua

Disuguaglianza di ricchezza in Europa
Disuguaglianza di ricchezza in Europa Diritti d'autore  Copyright 2013 AP. All rights reserved.
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Di Servet Yanatma
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All'inizio del 2025, il 5 per cento più ricco dell'area dell'euro deteneva il 45 per cento della ricchezza netta delle famiglie. Euronews Business analizza da vicino queste disuguaglianze in Europa

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La distribuzione della ricchezza è uno degli indicatori significativi dell'uguaglianza in un contesto sociale. Sebbene sia disomogenea nella maggior parte dei Paesi, è importante prenderla in esame per comprendere le disparità che caratterizzano le nostre società.

Nel primo trimestre del 2025, il primo 10 per cento delle famiglie dell'area dell'euro deteneva il 57,4 per cento della ricchezza netta totale, mentre il primo 5 per cento da solo rappresentava il 44,5 per cento secondo la Banca centrale europea (Bce).

Al contrario, il 50 per cento inferiore delle famiglie deteneva solo il 5 per cento circa della ricchezza. Queste cifre mostrano la notevole disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza in Europa.

Ma come è distribuita la ricchezza nel continente? Quali sono i Paesi con i punteggi più alti e più bassi di disuguaglianza della ricchezza in Europa? E quali sono le ragioni principali che determinano le differenze di ricchezza?

La Svezia è il Paese con la più alta disuguaglianza di ricchezza

Il Global Wealth Report 2025 di Ubs rivela l'indice di Gini della disuguaglianza patrimoniale in Europa nel 2024. Il coefficiente Gini misura la disuguaglianza di ricchezza in un Paese con un numero compreso tra 0 e 1: un valore più alto indica una maggiore disuguaglianza, mentre un valore pari a 0 rappresenta la completa uguaglianza.

Secondo il rapporto, la Svezia registra la più alta disuguaglianza di ricchezza con un punteggio Gini di 0,75, mentre la Slovacchia riporta il valore più basso, pari a 0,38.

Oltre alla Svezia, la disuguaglianza di ricchezza è elevata anche in Turchia (0,73), a Cipro (0,72), in Repubblica Ceca (0,72) e in Lettonia (0,7), tutti con punteggi superiori a 0,7.

In fondo, Belgio (0,47) e Malta (0,48) seguono la Slovacchia con un coefficiente Gini inferiore a 0,5.

La Germania è in testa per disuguaglianza tra le prime cinque economie europee

Tra le prime cinque economie europee, la Germania ha il livello più alto di disuguaglianza di ricchezza con 0,68, mentre i punteggi sono molto più vicini negli altri Paesi: La Spagna (0,56) è la più bassa, seguita da Italia (0,57), Regno Unito (0,58) e Francia (0,59).

In Svezia i ricchi aumentano più facilmente il proprio patrimonio

La Svezia è spesso descritta come un modello di uguaglianza sociale in molti settori, ma la sua distribuzione della ricchezza è tra le più diseguali in Europa.

Lisa Pelling, responsabile del think tank Arena Idé con sede a Stoccolma, ha indicato diverse ragioni. Tra queste, l'abolizione di una serie di imposte sul patrimonio negli ultimi decenni. Inoltre, la Svezia non ha imposte su eredità, donazioni o proprietà.

Indicando le tasse molto basse sulle aziende, Pelling ha spiegato che questo crea molte "possibilità per i ricchi di diventare ancora più ricchi".

Quanto possiede il 5% più ricco

Le quote di ricchezza del 5 per cento più ricco della popolazione sono un altro buon indicatore della distribuzione della ricchezza. Secondo la Bce, nel primo trimestre del 2025 questa quota varia dal 30,8 per cento di Malta al 54 per cento della Lettonia.

Oltre a Malta, Cipro (31,4 per cento), Paesi Bassi (32,8 per cento), Grecia (33 per cento) e Slovacchia (34,4 per cento) registrano la più bassa disuguaglianza di ricchezza.

Al contrario, dopo la Lettonia, Austria (53,1 per cento) e Lituania (51,7% per cento presentano le quote più elevate, con il 5 per cento più ricco che detiene più della metà della ricchezza netta totale delle famiglie.

In Germania e in Italia il 10% detiene oltre il 60% del totale della ricchezza netta

Le classifiche sono sostanzialmente simili per il 10 per cento più ricco delle società, con solo lievi variazioni, che vanno dal 42,7 per cento di Malta al 64 per cento di Lettonia e Austria.

La quota detenuta dal 10 per cento più ricco è inferiore al 50 per cento in Slovacchia (44,1 per cento), Cipro (44,8 per cento), Grecia (45,4 per cento), Paesi Bassi (46,2 per cento) e Irlanda (48,6 per cento).

Oltre a Lettonia e Austria, Germania (60,5 per cento) e Italia (60,3 per cento) sono gli altri due Paesi in cui il 10 per cento più ricco della popolazione detiene oltre il 60 per cento della ricchezza netta.

Questa cifra ammonta al 54,8 per cento in Francia e al 53,4 per cento in Spagna.

Possedere una casa di proprietà influisce sulle disuguaglianze

Carlos Vacas-Soriano ed Eszter Sándor, responsabili della ricerca di Eurofound, hanno sottolineato che i tassi di proprietà della casa sono uno dei principali fattori che contribuiscono alle differenze nella distribuzione della ricchezza. I Paesi che contano più case di proprietà tendono ad avere una minore disuguaglianza di ricchezza, mentre i Paesi in cui l'accesso ad altri asset finanziari è più diffuso tendono a mostrare una maggiore disuguaglianza.

I dati di Ubs per il 2022 coprono un maggior numero di Paesi in termini di quote di ricchezza per percentili superiori, compresa la quota dell'1 per cento superiore in Europa, anche se i risultati possono differire da quelli della Bce.

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