Il presidente Usa Donald Trump ha proposto alla Cina concessioni sul fronte dei dazi in cambio del via libera di Pechino alla vendita di TikTok, di proprietà di ByteDance
La Cina ha rifiutato l'offerta del presidente americano Donald Trump di concessioni sul fronte dei dazi in cambio del via libera di Pechino alla vendita di TikTok. Lo ha detto giovedì il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, secondo cui "i nuovi dazi Usa sulle auto importate violano le regole dell'Organizzazione del commercio (Wto) e minacciano il sistema del commercio basato sulle regole". La posizione di Pechino è "consistente e chiara": i dazi "non aiuteranno gli Stati Uniti a risolvere i suoi problemi" e "le guerre commerciali non avranno alcun vincitore"; ha aggiunto Guo.
La mossa è legata a problemi di sicurezza nazionale: il governo statunitense teme che Pechino possa ottenere l'accesso a grandi quantità di dati personali dei consumatori statunitensi attraverso l'app, e che possa utilizzarla per rafforzare la propria influenza politica all'estero.
Attualmente gli Stati Uniti sono il principale mercato di TikTok, con circa 170 milioni di utenti.
"Per quanto riguarda TikTok la Cina dovrà svolgere un ruolo in questo senso, forse sotto forma di approvazione, e credo che lo farà. Forse darò loro una piccola riduzione delle tariffe o qualcosa per farlo", ha detto Trump mercoledì.
Trump ha aggiunto che sarebbe disposto a prorogare la scadenza per trovare un acquirente, attualmente fissata al 5 aprile. Questa scadenza era già stata prorogata nel mese di gennaio.
L'amministrazione Biden aveva precedentemente approvato la legge Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, nota anche come legge "TikTok sell or ban", nell'aprile 2024. Prima dell'estensione di Trump, la legge prevedeva che ByteDance avesse tempo fino al 19 gennaio 2025 per vendere la sua quota in TikTok o rischiare che l'applicazione fosse vietata negli Stati Uniti.
Trump ha annunciato mercoledì dazi del 25 per cento sulle auto importate e sui componenti, inclusi i motori e le trasmissioni. I dazi sui componenti "scatteranno non oltre il 3 maggio", mentre quelle sulle auto completamente assemblate alla mezzanotte del 3 aprile.
Finora Trump ha imposto dazi del 20 per cento su tutte le importazioni dalla Cina negli Stati Uniti, con un aumento rispetto al precedente 10 per cento annunciato a febbraio. Ha inoltre colpito il Canada e il Messico con dazidel 25 per cento sulla maggior parte delle importazioni, minacciando anche l'Ue. All'inizio del mese sono entrati in vigore dazi del 25 per cento sulle importazioni di acciaio e alluminio dagli Stati Uniti.
I ban di TikTok nel resto del mondo
TikTok sta affrontando un crescente numero di richieste di divieto in diversi altri Paesi oltre agli Stati Uniti. L'India ha già vietato l'app nel giugno 2020, insieme ad altre 58 app di proprietà cinese, nonostante all'epoca fosse il più grande mercato di TikTok. Anche Giappone, Australia e Pakistan hanno suggerito di voler vietare o limitare l'applicazione.
Nell'aprile 2023, l'Australia ha vietato TikTok da tutti i dispositivi federali di proprietà del governo, adducendo problemi di sicurezza. Anche l'Estonia, il Regno Unito, l'Ue e la Francia hanno fatto lo stesso.
Alla fine dell'anno scorso anche l'Albania ha imposto un divieto di TikTok della durata di un anno, principalmente a causa del presunto ruolo dell'app negli episodi di violenza nel Paese, soprattutto tra i giovani.
Negli Stati Uniti, alcuni membri del Partito Repubblicano hanno accusato TikTok di promuovere contenuti pro-Palestina, insieme a quelli antisemiti e anti-israeliani. Tuttavia, l'app ha negato queste affermazioni. Sempre più Paesi parlano anche delle preoccupazioni per l'impatto di TikTok sulla salute mentale dei giovani.