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Dazi Usa-Ue, come cambiano le catene di approvvigionamento nel timore di una guerra commerciale

Una nave da carico che trasporta merci
Una nave da carico che trasporta merci Diritti d'autore  Canva
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Di Indrabati Lahiri
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Le crescenti tensioni tra i principali attori mondiali hanno fatto aumentare i timori di una guerra commerciale globale, che colpirebbe l'Europa. Se le aspettative spingono su costi e prezzi, l'intelligenza artificiale può aiutare a gestire l'emergenza

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Le guerre in corso in Medio Oriente e Ucraina e lo scontro tra Ue e Cina sui veicoli elettrici hanno innalzato nell'ultimo anno la minaccia di una guerra tariffaria globale.

L'imposizione di dazi da parte dell'Ue, per compensare le sovvenzioni cinesi ai produttori nazionali di auto di nuova generazione, ha spinto il governo di Pechino a rispondere con un'indagine antidumping sulle importazioni di brandy, carne di maiale e prodotti lattiero-caseari dall'Unione.

A complicare il quadro sono arrivate le tensioni tariffarie tra Unione Europea e Stati Uniti, propiziate dal ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, che ha espresso malcontento per i dazi dell'Ue su alimenti, automobili e prodotti agricoli importati dagli Usa e l'intenzione di applicare dazi generalizzati tra il 10 e il 20 per cento all'import.

Un'escalation della guerra commerciale potrebbe causare gravi problemi nelle catene globali di approvvigionamento, simili a quelli vissuti durante la pandemia, che renderebbe molto più costose le transazioni delle merci a danno dei consumatori, secondo Kevin O'Marah, responsabile della ricerca e cofondatore di Zero100, una piattaforma di ricerca comunitaria che lavora per l'azzeramento delle emissioni di carbonio.

"Un'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina rischia di isolare parti critiche di alcune catene di fornitura strategiche come i veicoli elettrici, l'energia solare e i semiconduttori. Questo dovrebbe far aumentare i costi per tutti i Paesi, poiché le aziende che fanno parte di queste catene di valore devono investire a livello nazionale per mantenere una fornitura affidabile", ha detto O'Marah a Euronews durante il Word Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera.

Quale impatto avrebbe una guerra commerciale globale?

"Gli operatori più indipendenti, come forse il Regno Unito, potrebbero paradossalmente trarne vantaggio, in quanto l'eccesso di capacità in alcuni luoghi, soprattutto in Cina, potrebbe portare a un eccesso di offerta per alcuni materiali come il nichel o componenti come i semiconduttori", ha aggiunto O'Marah.

Per il ricercatore "i fornitori con eccesso di capacità", come i produttori con sede in Cina, "potrebbero avere bisogno di scaricare i prodotti in Paesi terzi a prezzi bassi". Un quadro che aiuterebbe le industrie che utilizzano questi materiali, ma non i fornitori.

"I dazi di Trump potrebbero essere una benedizione se incoraggiano i leader delle catene di approvvigionamento di tutto il mondo a localizzare o almeno a regionalizzare le loro catene di approvvigionamento", con un vantaggio anche in termini di emissioni di carbonio, ha concluso O'Marah.

Come si preparano le aziende a dazi Ue-Usa-Cina?

Diverse aziende si stanno preparando ad affrontare problemi di approvvigionameto investendo nella formazione e migliorando le comunicazioni con fornitori e clienti.

Secondo O'Marah, "pochissime aziende - se non nessuna - stanno effettivamente accumulando scorte o spostando in modo significativo gli impegni di fornitura verso nuovi Paesi in risposta agli ultimi segnali sui dazi".

L'intelligenza artificiale e la robotica hanno aiutato a migliorare l'efficienza operativa nell'approvvigionamento, stimando la domanda in tempo reale e garantendo una migliore gestione delle scorte.

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