La popolare piattaforma di social media cinese ha smentito le voci secondo cui le autorità cinesi starebbero discutendo la vendita delle attività statunitensi del gruppo all'imprenditore miliardario per evitare la possibile chiusura dell'app nel Paese
TikTok ha smentito le voci secondo cui le autorità cinesi starebbero discutendo la vendita delle attività statunitensi del gruppo al miliardario tecnologico Elon Musk. La piattaforma di social media ha dichiarato che le trattative preliminari per coinvolgere il patron di X come possibile acquirente di TikTok Usa sono "pura finzione".
"Non ci si può aspettare che commentiamo una pura finzione", ha dichiarato un portavoce di TikTok a Bbc commentando lo scoop di Bloomberg.
TikTok rischia il divieto negli Usa dal 19 gennaio
La notizia arriva mentre la popolare app, utilizzata da 170 milioni di statunitensi, rischia un divieto negli Stati Uniti il 19 gennaio, quando i giudici della Corte Suprema dovranno pronunciarsi su una legge che obbliga la società madre di TikTok, ByteDance, a vendere le sue attività negli Stati Uniti o ad oscurare il servizio nel Paese.
A dicembre il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato la Corte Suprema a rinviare la decisione su TikTok fino al suo insediamento il 20 gennaio per avere il tempo di cercare una soluzione.
Come riportato anche dalla Bbc, la richiesta di Trump è arrivata una settimana dopo l'incontro con l'amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, in Florida. Tuttavia, non è chiaro se qualcuno dei giudici statunitensi sceglierà questa strada.
L'app cinese una minaccia alla sicurezza nazionale?
La decisione del 19 gennaio è stata il culmine di una lunga saga a Washington su TikTok, che il governo considera una minaccia per la sicurezza nazionale a causa dei suoi legami con il governo cinese.
I funzionari statunitensi sostengono che le grandi quantità di dati degli utenti raccolti da TikTok, comprese le informazioni sensibili sulle abitudini di visualizzazione, potrebbero cadere nelle mani del governo cinese attraverso la coercizione.
Come riportato in precedenza da Euronews, si teme anche che l'algoritmo che alimenta ciò che gli utenti vedono sull'applicazione sia vulnerabile alla manipolazione da parte delle autorità cinesi, che potrebbero fare pressione su ByteDance per modellare i contenuti sulla piattaforma in modo difficile da individuare.
TikTok, tuttavia, ha da tempo negato di poter essere utilizzato come strumento di Pechino.