Carlos Tavares si è dimesso domenica con effetto immediato dalla carica di ceo di Stellantis dopo quasi quattro anni, in un contesto di crollo delle vendite di veicoli elettrici e di aumento della concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi
L'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, si è dimesso domenica primo dicembre e il cda ha accettato le dimissioni. ''Il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente è già in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio, e si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, sarà istituito un nuovo Comitato Esecutivo presieduto da John Elkann'', si legge in una nota di Stellantis in cui si sottolinea che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi lunedì sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato le dimissioni di Tavares dalla carica di Chief Executive Officer con effetto immediato.
All'indomani della decisione comunicata da Tavares il titolo ha perso il 7 per cento. L'addio di Tavares riflette le difficoltà affrontate dalle case automobilistiche nella transizione verso i veicoli elettrici e la crisi del settore.
Obiettivi ambiziosi, risultati deludenti
Tavares aveva sostenuto l'investimento di 50 miliardi di euro di Stellantis per l'elettrificazione puntando a vendere il 100 per cento di veicoli elettrici a batteria (BEV) in Europa entro il 2030.
Tuttavia, le vendite sono state inferiori alle aspettative. Secondo l'ultimo EV Tracker di Bank of America, Stellantis ha venduto 173,4 mila BEV nella prima metà del 2023, cifra scesa a 157,7 mila nella prima metà del 2024, con un calo del 9 per cento su base annua.
Questo crollo ha coinciso con la perdita di terreno di Stellantis nel mercato globale dei veicoli elettrici.
La quota di mercato globale di Stellantis nel segmento EV è scesa al 3,5 per cento nella prima metà del 2024, rispetto al 5,3 per cento della prima metà del 2023, a causa dell'avanzata dei produttori cinesi di veicoli elettrici, che hanno fatto leva su prezzi competitivi e innovazione.
Queste difficoltà hanno contribuito a far crollare le azioni di Stellantis di quasi il 50 per cento quest'anno e hanno eroso la fiducia nella leadership di Tavares.
Dimissioni di Tavares: cosa succederà ora?
Tavares è stato il manager del settore automobilistico più pagato nel 2023, con un pacchetto retributivo di 36,49 milioni di euro.
Secondo quanto riferito, la decisione di separarsi è stata raggiunta con un consenso unanime da parte dei membri del consiglio di amministrazione di Stellantis.
Sebbene l'azienda abbia elogiato Tavares per il suo contributo alla creazione e al successo iniziale dell'azienda, i disaccordi interni tra il consiglio di amministrazione e l'amministratore delegato hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua partenza.
Il presidente John Elkann ha citato "opinioni diverse" sulla direzione di Stellantis come catalizzatore delle dimissioni di Tavares.
Il consiglio di amministrazione di Stellantis ha avviato la ricerca del successore di Tavares, con l'obiettivo di concludere la nomina entro la metà del 2025. Nel frattempo, Elkann presiederà un comitato esecutivo di nuova costituzione incaricato di guidare l'azienda in questa fase di transizione.
Voci e reazioni del settore
Il settore automobilistico ha reagito rapidamente alle dimissioni di Tavares. Su X l'ex amministratore delegato di Nissan e Aston Martin, Andy Palmer, ha elogiato Tavares come "forse l'uomo di auto più professionale con cui abbia lavorato", sottolineando il suo ruolo nella creazione di Stellantis e nello sviluppo di auto iconiche. Palmer ha aggiunto: "Spero che la storia sia gentile con lui".
Il leader di Azione Carlo Calenda ha criticato Tavares per il suo approccio manageriale, affermando che non si sentirà la mancanza del ceo dimissionario, definito sostenitore di teorie darwiniane che sembravano valere solo per i lavoratori. "Ora è ancora più urgente riconvocare John Elkann in Parlamento".
Michael Wayland, corrispondente della CNBC, ha osservato che Tavares abbia frainteso il mercato statunitense, dando priorità ai prezzi e ai profitti rispetto ai volumi e agli investimenti. Questo ha allontanato i consumatori tradizionali e ha portato a un calo della qualità.
L'analista degli investimenti Brian Tycangco ha avvertito che le sfide di Stellantis riflettono una tendenza più ampia, "Le case automobilistiche tradizionali stanno perdendo terreno rispetto ai marchi cinesi di veicoli elettrici anche nei loro mercati più redditizi. L'innovazione non è più un optional".
Quale futuro per Stellantis?
L'addio di Tavares sottolinea le difficoltà incontrate dalle case automobilistiche nel tentativo di passare dai tradizionali motori a combustione ai propulsori elettrici.
Stellantis deve ora affrontare l'intensificarsi della concorrenza, il calo delle vendite di veicoli elettrici e la necessità di ricostruire la fiducia degli investitori.
Anche i colossi tedeschi Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz si trovano ad affrontare simil situazioni, tra il calo delle quote di mercato dei veicoli elettrici e l'aumento della concorrenza cinese.
Quando Elkann assumerà l'incarico temporaneo, Stellantis sarà sottoposto a pressioni per trovare un leader in grado di bilanciare innovazione ed eccellenza operativa. Resta da vedere se il prossimo ceo sarà in grado di invertire le sorti dell'azienda: la posta in gioco è alta non solo per Stellantis ma anche per il più ampio settore automobilistico europeo che lotta per rimanere competitivo in un mondo lontano dai veicoli inquinanti.