La proroga riguarderà Trasnova e le aziende di subappalto Logitech, Teknoservice e Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell'attività
Stellantis si è impegnata alla proroga del contratto di fornitura per un anno con Trasnova, che quindi revoca i 97 licenziamenti.
È l'accordo raggiunto al tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, secondo quanto si apprende. La proroga riguarderebbe anche le aziende di subappalto Logitech, Teknoservice e Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell'attività in totale per circa 300 lavoratori.
Nei prossimi 12 mesi, Trasnova dovrà trovare comunque una soluzione per i propri lavoratori diversificando le attività e utilizzando gli strumenti di legge previsti dalle situazioni di crisi.
L'incontro con i sindacati al ministero
L'incontro si è svolto al Mimit con i sindacati confederali e di categoria, i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali dove opera l'azienda dell'indotto.
Trasnova, società con sede a Cassino in provincia di Frosinone - che opera in regime di monocommittenza con Stellantis, svolgendo attività di logistica in diversi stabilimenti del Gruppo - aveva annunciato i giorni scorsi licenziamenti collettivi per 97 lavoratori impiegati tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a seguito della sospensione del contratto di fornitura da parte di Stellantis a partire dal 31 dicembre.
Alla decisione di Trasnova sono poi seguite le lettere di licenziamento da parte delle società subappaltanti: Logitech aveva avviato procedure per 101 unità, mentre Tecnoservice per 51 dipendenti, per un totale di 249 lavoratori.
"Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l'inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis", ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
I sindacati: "L'Ue ci garantisca un piano straordinario per l'automotive"
In una nota congiunta, Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, Maurizio Oreggia e Ciro D'Alessio, coordinatori nazionali automotive per la Fiom-Cgil, hanno scritto che "Trasnova rappresenta la vertenza simbolo di quello che potrà accadere nel settore dell'automotive, che partendo proprio dalla filiera della componentistica, inizia a mostrare tutte le sue difficoltà".
"Al Mimit e più in generale al Governo chiediamo di ripristinare e ampliare il fondo automotive e di affrontare il tema della transizione con un confronto presso Palazzo Chigi con tutti i ministeri competenti" si legge ancora nella nota.
Stellantis dal canto suo deve cominciare a dare le risposte necessarie per garantire l'occupazione e la saturazione di tutti gli stabilimenti in Italia - concludono i sindacati - Abbiamo bisogno di mobilitarci in Europa, affinché l'Unione europea decida per un piano straordinario per la transizione di tutto il settore automotive. Come Fiom-Cgil ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori protagonisti in questi giorni di una grande lotta in difesa del lavoro, del salario e della dignità''.
La nota di Stellantis
"Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all'interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica - ha dichiarato Stellantis in una nota stampa - l'accordo siglato al ministero, che prevede l'estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione".