L'ultimatum imposto da Washington scadrà entro questa settimana, l'idea è che un compromesso si concretizzerà
TikTok smentisce, almeno per il momento, l'accordo con la multinazionale informatica Oracle.
L'annuncio arriva dalla televisione statale cinese: sembrava tutto deciso, specie dopo l'ufficializzazione del mancato acquisto delle attività statunitensi di TikTok - di proprietà del cinese ByteDance - da parte di Microsoft, in realtà non è così.
Oracle avrebbe assunto il ruolo di partner tecnologico, gestendo i dati degli utenti statunitensi di TikTok: poco dopo la smentita dell'accordo preliminare di partnership, dalla Cina è giunta una raffica di critiche all'indirizzo del Presidente Trump.
Il portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Wang Wenbin, definisce il tutto "un tipico esempio di estorsione del Governo statunitense".
Washington ha fissato entro questa settimana la scadenza per la vendita o la chiusura dell'app, rimarcando che non ci sarà alcuna proroga riguardo all'ordine di vendita delle attività: caso contrario, invece, dalla fine del mese scatterebbe il divieto di operare negli Stati Uniti.
L'idea, comunque, è che il compromesso, in un modo o nell'altro, si materializzerà.
TikTok è divenuto estremamente popolare negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali: in Europa, sono oltre 100 milioni le persone che l'utilizzano ogni mese.