Anche stavolta, la piû grossa linea di frattura appare quella tra il nord e il sud dell'Unione
Nulla di fatto all'Eurogruppo. I ministri hanno terminato la loro riunione senza riuscire a stendere un documento di conclusioni che indicasse la strada alle opzioni sul tavolo per rispodere allo shock economico del coronavirus che i leader Ue giovedì potranno considerare nella loro riunione di domani.
C'è un "ampio sostegno" all'Eurogruppo per gli "strumenti esistenti" del Mes, ad esempio la Enhanced credit lines", con "condizionalità vincolate all'emergenza Coronavirus nel breve termine, e nel lungo termine di tornare alla stabilità", ha detto il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno al termine della riunione.
"Ci sono diversi strumenti sul tavolo, i Coronabond sono uno di quelli, dobbiamo andare avanti con le discussioni e costruire un consenso", ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni al termine dell'Eurogruppo. Per Gentiloni proseguire il confronto è l'unico modo per mandare avanti l'idea di Coronabond.
Prima dell'inizio della riunione, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri era tornato a incoraggiare i partner Ue a dare il via a emissioni di bond comuni, anche passando dal Mes senza condizioni. Ma, ha detto, "invito tutti ad un atteggiamento pragmatico e concreto" e la sfida "fortunatamente si appoggia sulla centralità della Bce", il cui "riferimento alla possibilità di espandere ulteriormente gli acquisti per quanto necessario è importante".