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Chiamate truffa: scatta il blocco per chi dall’estero usa numeri mobili italiani falsi

Filtro anti-spoofing in Italia
Filtro anti-spoofing in Italia Diritti d'autore  Emilio Morenatti/Emilio Morenatti
Diritti d'autore Emilio Morenatti/Emilio Morenatti
Di Euronews
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Al via la seconda fase del filtro anti-spoofing: verranno bloccate le chiamate dall’estero che imitano numeri mobili italiani. Ecco come funziona il sistema, quali limiti ha e cosa cambierà per gli utenti

Nelle prossime entra in funzione un nuovo tassello del piano anti-spoofing varato da AgCom, pensato per ridurre in maniera significativa le chiamate truffa.

Il meccanismo, già attivo dallo scorso agosto per i numeri fissi, viene ora esteso anche alle numerazioni mobili: un passaggio cruciale, visto che la maggior parte delle chiamate fraudolente si presenta proprio come cellulare italiano pur partendo da operatori stranieri.

Negli ultimi mesi il fenomeno ha raggiunto dimensioni tali da rendere sempre più difficile distinguere una telefonata legittima da un tentativo di frode. Le tecniche di camuffamento dei numeri — il cosiddetto spoofing — sono diventate sofisticate e difficili da intercettare per l’utente comune. L’estensione del filtro rappresenta quindi un tentativo concreto di ridurre il volume complessivo delle chiamate sospette.

Una sfida più complessa per i numeri mobili

Il blocco delle chiamate falsificate su numerazione mobile è tecnicamente più complesso rispetto ai fissi. Il motivo principale è il roaming: una Sim italiana che si trova regolarmente all’estero deve poter effettuare e ricevere chiamate senza ostacoli.

Il sistema, quindi, deve distinguere in tempo reale tra l’uso legittimo di una numerazione mobile e un tentativo di farla apparire come tale.

Come funziona il nuovo filtro

Quando una chiamata proveniente dall’estero utilizza una numerazione mobile italiana, la rete effettua una serie di controlli istantanei. Vengono verificati:

  • la validità del numero,
  • l’operatore a cui risulta assegnato,
  • la posizione della Sim in quel momento (Italia o estero),
  • la coerenza tecnica del percorso con cui la chiamata raggiunge la rete italiana.

Se uno di questi elementi non coincide, la chiamata viene bloccata automaticamente prima di raggiungere il destinatario.

Perché il sistema funzioni correttamente, è necessario che tutti gli operatori italiani attivino simultaneamente i protocolli di controllo e condividano tra loro informazioni tecniche nell’arco di pochi millisecondi. Una mancata sincronizzazione renderebbe il filtro inefficace o incompleto.

Cosa cambia per gli utenti

Il nuovo meccanismo non eliminerà del tutto il problema delle chiamate moleste, ma dovrebbe ridurre in modo sensibile quelle più pericolose: numerazioni inesistenti, cellulari fasulli, chiamate dall’estero che imitano numeri italiani.

Resteranno invece attive le chiamate provenienti dai call center che operano in regola, come anche tutte le comunicazioni legittime effettuate tramite roaming.

Continueranno inoltre esistere alcune categorie di chiamate difficili da bloccare, in particolare quelle effettuate da numeri stranieri reali e non mascherati. Per queste situazioni, al momento, non esiste una soluzione tecnica pienamente efficace senza una cooperazione internazionale più ampia.

Un passo avanti, non la soluzione definitiva

Il nuovo filtro rappresenta un avanzamento importante nella lotta alle telefonate fraudolente, pur senza poter garantire un’eliminazione totale del fenomeno. La raccomandazione resta invariata: in caso di dubbi sull’affidabilità di un numero, la scelta più prudente rimane quella di non rispondere.

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