Il processo contro Taleb Al Abdulmohsen è iniziato a Magdeburgo con le massime precauzioni di sicurezza. L'uomo è accusato dell'attacco in auto al mercatino di Natale di Magdeburgo nel dicembre 2024
È iniziato questa mattina a Magdeburgo, sotto le più severe misure di sicurezza, il processo per l’attentato al mercatino di Natale del 20 dicembre 2024. L’udienza è stata aperta ufficialmente intorno alle 9.30 e si prevede che il procedimento possa protrarsi per diversi mesi.
L’imputato, Taleb Al Abdulmohsen, visibilmente invecchiato, è stato collocato in un box di vetro protetto, accompagnato da ufficiali giudiziari in giubbotti antiproiettile e mascherati.
Circa 80 avvocati e coimputati hanno seguito l’udienza. Quando Al Abdulmohsen è stato condotto in aula, due donne sono scoppiate in lacrime. Per il resto l’aula è apparsa “sorprendentemente vuota”.
L’imputato e l’attenzione mediatica
Durante l’udienza, Taleb Al Abdulmohsen ha sfruttato la visibilità mediatica a proprio vantaggio. Prima dell’inizio del processo, teneva in mano un computer portatile nella teca di vetro, con messaggi sullo schermo tra cui “Sept. 2026”, possibile riferimento alle elezioni statali del prossimo anno. Il significato di altri messaggi è rimasto inizialmente poco chiaro.
L’imputato ha continuato a gesticolare anche dopo l’inizio del processo, attirando l’attenzione dei fotografi e delle telecamere.
Massime precauzioni di sicurezza
Al Abdulmohsen è stato trasferito a Magdeburgo in elicottero e scortato al tribunale con un corteo di auto. A dispetto delle misure straordinarie, la zona attorno al tribunale era molto calma. Non si sono registrate lunghe code ai controlli di sicurezza.
Per il procedimento è stato costruito un edificio giudiziario temporaneo di circa 4.700 metri quadrati, con un’aula principale di 2.000 metri quadrati capace di ospitare fino a 700 persone. Il complesso soddisfa i più alti standard di sicurezza, con cancelli di accesso, punti di controllo e un’area protetta per gli imputati, oltre a zone separate per i media e i querelanti comuni.
Il contesto dell’attentato
Taleb Al Abdulmohsen avrebbe guidato attraverso il mercatino di Natale di Magdeburgo per 64 secondi, a velocità fino a 48 chilometri all’ora, investendo i presenti.
L’uomo era impiegato come specialista in psichiatria e psicoterapia presso la clinica Salus di Bernburg, nel reparto psichiatrico per tossicodipendenti, dove lavorava dal 2020 ma recentemente era in congedo per malattia.
Secondo le indagini e fonti giornalistiche, Al Abdulmohsen aveva sviluppato diversi stereotipi di nemico, criticando l’Islam, l’Arabia Saudita, le organizzazioni laiche per rifugiati di Colonia e lo Stato tedesco.
Secondo Der Spiegel, l’imputato avrebbe agito “prevalentemente per motivi personali”.
Inoltre, il Volksstimme riferisce che Al Abdulmohsen avrebbe inviato una lettera di otto pagine al pubblico ministero in cui giustificava l’attacco e formulava nuove minacce, affermando che “avrebbe attaccato di nuovo il mercatino di Natale” se ne avesse avuto l’opportunità. La calligrafia della missiva è stata confermata come autentica.