Mosca ha fatto sapere di aver incluso parti delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson nel Distretto militare meridionale della Russia, il che apre le porte a un possibile arruolamento forzato degli ucraini
Il Cremlino ha affermato di aver ufficialmente incorporato le porzioni di territorio occupate delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson nel Distretto militare meridionale della Russia. Una decisione che permetterebbe a Mosca di espandere la coscrizione forzata in quei luoghi.
La Crimea occupata dalla Russia è già stata inclusa nello stesso distretto, secondo il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione: "Il Cremlino sta intensificando la sua politica di mobilitazione repressiva, gettando le basi per un ulteriore arruolamento illegale di ucraini nei territori temporaneamente occupati per compensare le proprie perdite militari".
Come fa Mosca a costringere gli ucraini a combattere nell'esercito russo
La campagna di "passaporto forzato" della Russia in Ucraina è in corso dalla prima invasione di Mosca nel 2014 e dalla conseguente annessione unilaterale della Crimea. Dopo aver lanciato l'invasione, nel 2022, il Cremlino ha esteso tale politica ad altri territori passati sotto l'occupazione russa.
Coloro che rifiutano di ottenere un passaporto russo nei territori occupati dell'Ucraina non hanno accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione, ai benefici sociali e nemmeno agli aiuti umanitari. Poiché queste persone non possono viaggiare e lasciare i territori occupati, la loro vita diventa estremamente difficile.
A marzo il Cremlino ha ordinato a tutti gli ucraini che vivono nei territori occupati dalla Russia di ottenere un passaporto russo o di "andarsene" entro il 10 settembre. La campagna ha portato ad arruolamenti forzati nell'esercito russo: persone che sono state costrette a combattere contro il loro stesso Paese.
Dall'inizio della guerra totale nel 2022 fino all'estate 2024, la Russia ha mobilitato circa 300mila uomini appartenenti alla popolazione locale nell'Ucraina occupata, secondo il Gruppo orientale per i diritti umani e l'Istituto per gli studi strategici e la sicurezza (ISRS). Tali cifre sono state confermate dai servizi segreti ucraini.
Mosca formalizza la coscrizione militare per tutto l'anno
Martedì scorso, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede l'arruolamento nell'esercito per tutto l'anno - un cambiamento significativo rispetto al tradizionale ciclo di arruolamento biennale di Mosca.
Prima della modifica legislativa, i giovani venivano arruolati appunto due volte all'anno per un anno di servizio obbligatorio. Ai coscritti è ufficialmente vietato l'impiego all'estero, ma a molti di loro viene offerto e fatto firmare un contratto con il ministero della Difesa russo, per poi essere inviati in Ucraina. Anche senza un accordo, i coscritti sono già stati inviati in Crimea, annessa illegalmente.
Gli autori del disegno di legge affermano che la misura è volta ad alleggerire la pressione sugli uffici di leva e a snellire le loro operazioni, che comprendono la conduzione delle visite mediche e l'assegnazione dei coscritti alle varie branche militari.
Insistono poi sul fatto che, anche se il disegno di legge rende la coscrizione valida per tutto l'anno, stabilisce che i soldati entreranno in servizio militare solo durante alcuni mesi primaverili ed estivi, come in precedenza. Le forze armate russe hanno richiamato tra i 130 e i 160mila soldati di leva durante ogni turno di leva.
La Russia ha gradualmente aumentato le dimensioni del suo esercito
Dall'inizio dell'invasione, la Russia dispone di un esercito di 1 milione di uomini, di cui ha gradualmente aumentato le dimensioni man mano che i combattimenti si protraevano. L'anno scorso, Putin ha ordinato di aumentare il numero di militari attivi di 180mila unità, portandolo a un totale di 1,5 milioni. Il mese scorso ha dichiarato che l'esercito ha più di 700mila soldati che combattono in Ucraina.
Nell'ambito degli sforzi per combattere la renitenza, all'inizio dell'anno le autorità hanno adottato un registro elettronico dei coscritti per notificare le convocazioni online in alcune regioni russe. Mosca ha anche introdotto una serie di restrizioni legali per coloro che ignorano le convocazioni, tra cui il divieto di effettuare transazioni bancarie, la sospensione della patente di guida e il divieto di viaggi all'estero.
In seguito alle battute d'arresto dell'esercito russo all'inizio dei combattimenti, Putin ha aveva anche ordinato una "mobilitazione parziale" di 300mila riservisti (era l'autunno del 2022), una scelta impopolare che aveva spinto centinaia di migliaia di persone a fuggire all'estero proprio per evitare di essere chiamati in servizio.
Mentre il decreto di Putin apriva la porta al richiamo di altri riservisti, il Cremlino ha cambiato rotta e si è concentrato sul rafforzamento delle forze con i volontari, ai quali sono stati offerti salari relativamente alti e altri benefici. Le autorità russe hanno riferito che circa 440mila volontari si sono arruolati nel 2024 e altre 336mila persone hanno firmato contratti militari quest'anno.
Ma nonostante il numero non indifferente di volontari, i legislatori hanno approvato martedì un altro disegno di legge che prevede l'utilizzo dei riservisti per la protezione di "strutture di importanza critica" in alcune regioni. Una misura che, secondo gli autori, è stata pensata per rafforzare le difese contro i droni ucraini che hanno percorso più di mille chilometri in profondità all'interno della Russia.
La misura non si applicherà a tutti i riservisti. Solo coloro che hanno firmato contratti per rimanere nella riserva attiva saranno interessati.