Donald Trump aveva intentato causa a Meta e X. Al centro della battaglia giudiziaria la sospensione del suo account in seguito ai disordini del 6 gennaio in Campidoglio nel 2021. All'inizio dell'anno Meta e X hanno accettato di pagare per risolvere le cause
YouTube ha raggiunto un accordo da 24,5 milioni di dollari (20,9 milioni di euro) per chiudere la causa intentata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel 2021, dopo la sospensione del suo account in seguito ai disordini del 6 gennaio al Campidoglio. L’account dell’ex presidente è stato riattivato nel 2023.
Trump aveva avviato azioni legali simili anche contro altre piattaforme, tra cui X e Meta Platforms, madre di Facebook. Inizialmente gli esperti avevano previsto che tali cause sarebbero state respinte, ma nel corso del 2025 diverse società hanno preferito raggiungere accordi economici.
Secondo i documenti depositati in tribunale, 22 milioni di dollari (18,8 milioni di euro) verranno destinati al Trust for the National Mall e alla costruzione di una nuova sala da ballo della Casa Bianca, mentre i restanti 2,5 milioni (2,1 milioni di euro) saranno distribuiti ad altri querelanti, tra cui la scrittrice Naomi Wolf e l’American Conservative Union.
YouTube e la sua società madre Google (Alphabet) non hanno ammesso alcun illecito, sottolineando che l’accordo non costituisce un’ammissione di responsabilità. Google ha preferito non commentare ulteriormente.
L’intesa si inserisce in un quadro più ampio: dall’inizio del suo secondo mandato, Trump ha intentato centinaia di cause contro media e aziende tecnologiche. Solo nel 2025, Paramount e ABC News hanno accettato di pagare complessivamente oltre 30 milioni di dollari per chiudere controversie legali con il presidente.
Più di recente, Trump ha avviato una causa da 15 miliardi di dollari (13,8 miliardi di euro) contro il New York Times, accusandolo di diffamazione e di essere “un portavoce virtuale del Partito Democratico di sinistra radicale”.
L’accordo con YouTube rappresenta dunque un ulteriore capitolo nel complesso e crescente scontro legale tra Trump, le grandi piattaforme tecnologiche e i principali media statunitensi.