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Stati Uniti attaccano barca di trafficanti di droga nei Caraibi, Venezuela protesta

Il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro parla durante una conferenza stampa a Caracas, Venezuela, lunedì 1 settembre 2025.
Il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro parla durante una conferenza stampa a Caracas, Venezuela, lunedì 1 settembre 2025. Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
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Di Christina Thykjaer & AP
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Il presidente Trump ha annunciato ai media e su Truth che gli Usa hanno colpito nel mare dei Caraibi una nave carica di droga. ll governo Usa rivendica l'attacco contro un'organizzazione di narcotraffico designata come "terrorista", il Tren de Aragua, con legami con il regime al potere in Venezuela

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Il presidente Donald Trump ha dichiarato martedì che gli Stati Uniti hanno attaccato nel sud dei Caraibi, su suo ordine, una barca carica di droga partita dal Venezuela.

"Quando uscirete dalla stanza vedrete che pochi minuti fa, letteralmente, che abbiamo fatto fuoco su una nave carica di droga", ha detto Trump ai giornalisti dallo Studio Ovale, un intervento che era stato annunciato dalla Casa Bianca nella mattinata di martedì, generando molte attese.

Il presidente ha detto soltanto che sulla barca c'era "molta droga" per poi aggiungere sul social Truth che i morti nell'operazione sono stati 11 e che "nessun americano è stato ferito".

Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha specificato su X che il carico era gestito da una "organizzazione narcoterroristica" designata" come tale dagli Usa.

Maduro accusa gli Stati Uniti di aver inventato la narrativa sul traffico di droga

Trump ha aggiunto poi, sempre sui social, che si trattava della gang Tren de Aragua , "un'organizzazione terroristica straniera che opera sotto il controllo di Nicolás Maduro, responsabile di omicidi di massa, traffico di droga e sessuale, e di atti di violenza e terrorismo negli Stati Uniti e nell'emisfero occidentale".

Proprio Il presidente venezuelano ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti stanno costruendo una falsa narrativa sul traffico di droga per cercare di rimuoverlo dal potere. Maduro ha citato in questo un rapporto delle Nazioni Unite secondo cui in Venezuela verrebbe movimentato solo il 5 per cento della cocaina prodotta in Colombia.

Il ministro della Comunicazione di Caracas, Freddy Ñáñez, ha scritto su Telegram che "sembra che il segretario di Stato Marco Rubio continui a mentire al suo presidente", definendo il filmato dell'attacco postato da Trump su Truth come "generato dall'intelligenza artificiale".

Gli Stati Uniti avevano recentemente annunciato l'intenzione di rafforzare la propria presenza nelle acque vicine al Venezuela per combattere le minacce dei cartelli della droga latinoamericani.

Seppure Washington non ha lasciato intendere di volere mobilitare forze di terra, il governo venezuelano ha risposto inviando truppe lungo la costa settentrionale del Paese e al confine con la vicina Colombia, oltre a esortare la popolazione ad arruolarsi in una milizia civile.

La Colombia e la Bolivia, quest'ultima senza accesso al mare, sono i principali produttori di cocaina al mondo.

L'ufficio stampa del governo venezuelano e il Pentagono non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento sull'annuncio di Trump.

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