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Guerra a Gaza: ancora decine di palestinesi uccisi mentre si dirigevano verso i centri aiuti

Palestinesi a Gaza verso centri di distribuzione aiuti
Palestinesi a Gaza verso centri di distribuzione aiuti Diritti d'autore  Jehad Alshrafi/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
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Di Fortunato Pinto
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nuovo tragico bilancio di morti nella Striscia dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i palestinesi che si dirigevano verso i centri di distribuzione aiuti. Dall'Italia è partita intanto una nave carica di forniture mediche e cibo. Il Papa fa un nuovo appello per la pace

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Almeno 92 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di raggiungere i centri di distribuzione aiuti in diverse zone della Striscia di Gaza domenica. Lo ha riportato il ministero della Sanità.

Il bilancio più alto si è registrato nel nord di Gaza, dove almeno 79 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di raggiungere gli aiuti che entravano attraverso il valico di Zikim con Israele. Altre nove persone hanno perso la vita nei pressi di un centro di distribuzione a Rafah e quattro a Khan Younis, nel sud della Striscia, secondo la Protezione civile palestinese.

Il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu (Wfp) ha dichiarato che 25 camion con gli aiuti erano entrati per “comunità affamate” quando si sono imbattuti in una folla enorme che è stata colpita da armi da fuoco. Il Wfp definito la violenza contro i richiedenti aiuto “completamente inaccettabile”. Alcuni testimoni hanno detto che l'esercito israeliano ha sparato sulla folla.

L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che i soldati hanno sparato contro un raduno di migliaia di palestinesi nel nord della Striscia di Gaza che rappresentavano una minaccia, ed è a conoscenza di alcune vittime. Ma ha detto che i numeri riportati dagli ufficiali di Gaza erano molto più alti di quelli rilevati dalla sua indagine iniziale.

L'esercito ha detto che stava cercando di facilitare l'ingresso degli aiuti e ha accusato i militanti di Hamas di creare il caos e mettere in pericolo i civili.

Gli ospedali locali hanno dichiarato che oltre 150 persone sono state ferite, alcune in condizioni critiche. Separatamente, sette palestinesi sono stati uccisi mentre si rifugiavano nelle tende a Khan Younis, nel sud, compreso un bambino di 5 anni, secondo il Kuwait Specialized Field Hospital, che ha ricevuto le vittime.

Le uccisioni nel nord di Gaza non sono avvenute vicino ai punti di distribuzione degli aiuti associati al Fondo umanitario di Gaza (Ghf), un gruppo recentemente creato e sostenuto da Stati Uniti e Israele. Sabato più di trenta persone sono morte dopo che le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro la folla che si dirigeva verso il centro Ghf nella zona meridionale della Striscia.

Gli ordini di evacuazione tagliano le strade di Gaza

L'esercito israeliano ha emesso domenica ordini di evacuazione per le zone centrali di Gaza, una delle poche aree in cui ha raramente operato con truppe di terra e dove si trovano molte organizzazioni internazionali che cercano di distribuire aiuti.

I nuovi ordini di evacuazione hanno tagliato l'accesso tra la città centrale di Deir al-Balah e le città meridionali di Rafah e Khan Younis nel territorio ristretto. I militari hanno anche ribadito gli ordini di evacuazione per il nord di Gaza. A Deir al-Balah, l'Idf ha avviato la sua prima operazione via terra da quando è iniziata la guerra, ha spiegato l'emittente panaraba Al Jazeera.

Le Nazioni Unite sono in contatto con le autorità israeliane per chiarire se le strutture umanitarie nella parte sud-occidentale di Deir al-Balah sono incluse nell'ordine di evacuazione. Un funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato perché non autorizzato a parlare con i media, ha detto all'agenzia Ap che in precedenza le strutture delle Nazioni Unite erano state risparmiate dagli ordini di evacuazione.

L'ultimo ordine copre un'area che si estende da una zona precedentemente evacuata fino alla costa del Mediterraneo e ostacolerà gravemente i movimenti dei gruppi di soccorso e dei civili a Gaza.

Il portavoce militare Avichay Adraee ha invitato la popolazione a recarsi nell'area di Muwasi, una desolata tendopoli sulla costa meridionale di Gaza che l'esercito israeliano ha designato come zona umanitaria.

L'appello del Papa per la pace

L'annuncio dell'ordine di evacuazione è arrivato mentre Israele e Hamas hanno tenuto colloqui per il cessate il fuoco in Qatar, ma i mediatori internazionali dicono che non ci sono stati passi avanti.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetutamente affermato che l'espansione delle operazioni militari di Israele a Gaza farà pressione su Hamas nei negoziati. Papa Leone XIV ha rinnovato domenica il suo appello per un immediato cessate il fuoco a Gaza, chiedendo alla comunità internazionale di rispettare le leggi internazionali e l'obbligo di proteggere i civili.

“Chiedo ancora una volta la fine immediata della barbarie di questa guerra e una risoluzione pacifica del conflitto”, ha detto il Pontefice al termine della preghiera dell'Angelus domenicale dal suo ritiro estivo a Castel Gandolfo.

Papa Leone ha anche espresso il suo “profondo dolore” per l'attacco israeliano all'unica chiesa cattolica nella Striscia di giovedì, che ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre 10, tra cui il parroco Gabriel Romanelli.

“Faccio appello alla comunità internazionale affinché osservi il diritto umanitario e rispetti l'obbligo di proteggere i civili, nonché il divieto di punizioni collettive, di uso indiscriminato della forza e di sfollamento forzato delle popolazioni”, ha aggiunto il Papa.

“Dobbiamo dialogare e abbandonare le armi”, ha detto poi il Papa domenica, dopo aver presieduto la Messa nella vicina Cattedrale di Albano. “Il mondo non tollera più la guerra”, ha detto Leone XIV ai giornalisti che lo attendevano fuori dalla cattedrale.

Diretta a Gaza una nuova nave carica di aiuti

Le ambulanze davanti ai tre principali ospedali di Gaza hanno suonato simultaneamente i loro allarmi domenica mattina in un appello urgente mentre la crisi della fame cresce. Il ministero della Salute ha diffuso immagini di medici che tengono cartelli sui bambini malnutriti e sulla mancanza di medicinali.

Un portavoce del ministero, Zaher al-Wahidi, ha dichiarato che almeno nove bambini sotto i 5 anni sono morti per malnutrizione da quando Israele ha imposto un blocco all'ingresso degli aiuti a marzo. Il blocco è stato parzialmente allentato a maggio.

Al-Wahidi ha detto che tracciare i decessi per malnutrizione è difficile perché alcune persone potrebbero soffrire di altre condizioni mediche che potrebbero essere aggravate dalla grave fame. Nel nord di Gaza, il direttore dell'ospedale Shifa Abu Selmiyah ha dichiarato che l'ospedale ha registrato 79 persone morte per malnutrizione nell'ultimo mese.

Domenica è partita dal porto di Gallipoli, in Puglia, una nuova imbarcazione carica di aiuti per la popolazione nella Striscia organizzata da Freedom Flotilla Coalition. Sei settimane dopo la Madleen, che aveva a bordo eurodeputati e l'ambientalista Greta Thunberg, poi fermati ed espulsi da Israele, la nuova "flottiglia della libertà" chiamata Handala ha lasciato il porto nella tarda mattinata di domenica

Secondo quanto riportato dalla coalizione, sul sito della Freedom Flotilla Coalition è stato creato un 'tracker' che permette di vedere dove si trova l'imbarcazione, un peschereccio norvegese del 1968 riadattato.

A bordo della nave ci sono forniture mediche, cibo e aiuti umanitari per i palestinesi, secondo l'organizzazione. L'equipaggio della nave è composto da circa 20 partecipanti internazionali, tra cui parlamentari europei, tra cui due eurodeputate francesi, Gabrielle Cathala ed Emma Fourreau, e attivisti per i diritti umani.

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