Da quanto sono stati istituiti i centri di distribuzione aiuti della Ghf, centinaia di palestinesi sono stati uccisi per il fuoco sparato dalle forze israeliane. Sabato almeno 32 persone sono morte mentre si avvicinavano all'hub
Le truppe israeliane hanno aperto il fuoco sabato contro la folla di palestinesi in cerca di cibo presso un punto di distribuzione gestito dal Fondo umanitario di Gaza, società statunitense sostenuta da Israele nel sud della Striscia, uccidendo almeno 32 palestinesi. Lo hanno riferito fonti sanitarie locali.
In un incidente separato, almeno altri 18 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su Gaza City, nel nord dell'enclave. L'esercito israeliano non ha reagito immediatamente alla notizia dei due incidenti.
Centinaia di morti nei pressi dei centri Ghf
Il Ghf ha lanciato le operazioni a fine maggio con il sostegno di Stati Uniti e Israele. I due governi hanno lanciato l'iniziativa nel tentativo di sostituire il tradizionale sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza guidato dalle Nazioni Unite, dopo le ripetute accuse ai militanti di Hamas di rubare le forniture.
Il Ghf, con sede nel Delaware, afferma di aver distribuito milioni di pasti ai palestinesi affamati in poco più di due mesi di attività. Funzionari sanitari locali e testimoni affermano che centinaia di palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane mentre cercavano di raggiungere i punti di distribuzione.
L'esercito israeliano, in base a un accordo con Washington, non può essere presente fisicamente nei siti del Ghf, ma lavora per proteggere le strutture a distanza. Israele afferma di sparare solo "colpi di avvertimento" se i palestinesi si avvicinano troppo alle loro forze.
Il Ghf, che impiega guardie armate private per proteggere i suoi siti, afferma che non ci sono state sparatorie mortali nei loro campus. All'inizio di questa settimana, 20 palestinesi sono stati uccisi in un centro aiuti Ghf vicino a Khan Younis, la maggior parte dei quali in una calca, in quello che è stato il primo riconoscimento pubblico di vittime dell'operazione guidata dagli Stati Uniti.
I testimoni raccontano che la calca si è verificata dopo che le forze di sicurezza hanno distribuito gas lacrimogeni e granate stordenti sulla folla di persone allineate, scatenando il panico.
Cosa è successo sabato nei pressi dei centri Ghf
La maggior parte dei morti di sabato si è verificata quando i palestinesi si sono ammassati nell'area di Teina, a circa tre chilometri dal sito di aiuti Ghf, a est della città di Khan Younis.
Mahmoud Mokeimar, un testimone oculare, ha raccontato che stava camminando con una massa di persone - per lo più giovani uomini - verso l'hub alimentare. Le truppe hanno sparato colpi di avvertimento mentre la folla avanzava, prima di aprire il fuoco contro le persone in marcia, ha detto.
"È stato un massacro, l'occupazione ha aperto il fuoco su di noi indiscriminatamente", ha aggiunto Mokeimar e ha raccontato di essere riuscito a fuggire, ma di aver visto almeno tre corpi immobili stesi a terra e molti altri che fuggivano feriti.
Akram Aker, un altro testimone, ha detto che le truppe hanno sparato con mitragliatrici montate su carri armati e droni. Il palestinese ha aggiunto che che la sparatoria è avvenuta tra le 5 e le 6 del mattino ora locale. "Ci hanno accerchiato e hanno iniziato a sparare direttamente su di noi", ha detto.
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che i corpi delle 32 vittime sono stati trasferiti all'ospedale Nasser. Altre 70 persone che hanno riportato ferite di vario grado sono state ricoverate all'ospedale.
Gli studenti palestinesi tornano a sostenere gli esami per la prima volta
Gli ultimi attacchi arrivano mentre gli studenti palestinesi devono sostenere gli esami per la prima volta da quando Israele ha lanciato la sua offensiva sull'enclave più di 21 mesi fa. Circa 1.500 studenti completeranno gli esami sabato, nella speranza di entrare all'università.
Alcuni studenti,secondo quanto riportato dall'emittente panaraba Al Jazeera, sosterranno l'esame online a casa, mentre altri in sedi diverse a seconda della regione in cui si trovano, tenendo conto della sicurezza, visti i bombardamenti israeliani quotidiani.
Il giornalista Tareq Abu Azzoum di Al Jazeera, in collegamento da Deir el-Balah, ha sottolineato che per gli studenti palestinesi l'esame è un passaggio fondamentale per accedere all'istruzione superiore, alle borse di studio e a un futuro oltre il blocco israeliano.