Israele colpisce ancora Gaza: 43 morti in 24 ore, tra cui bambini. Il bilancio sale a oltre 58.000 vittime palestinesi in 21 mesi. Nessun accordo su cessate il fuoco con Hamas
Domenica si è consumata l’ennesima giornata di sangue nella Striscia di Gaza, dove almeno 43 persone sono state uccise in una serie di raid aerei israeliani, secondo quanto riferito dai funzionari sanitari locali.
I bombardamenti hanno colpito diverse aree densamente popolate, causando vittime tra civili, tra cui almeno otto bambini. Il bilancio complessivo della guerra, iniziata il 7 ottobre 2023, ha così superato quota 58.000 palestinesi uccisi, secondo i dati del ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas.
Attacco a un punto d'acqua a Nuseirat: muoiono dieci civili
Una delle tragedie più gravi della giornata si è consumata a Nuseirat, nel centro della Striscia, dove un attacco israeliano ha colpito un punto di raccolta dell’acqua, provocando la morte di dieci persone.
Secondo l’ospedale Al-Awda, tra le vittime ci sono anche sei minori. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno ammesso di aver preso di mira un sospetto militante, ma un "errore tecnico" avrebbe causato la caduta delle munizioni a decine di metri dall'obiettivo. In questo "errore" decine di civili, tra cui bambini sono stati uccisi.
Gaza City e Zawaida sotto attacco: decine di vittime
Nel centro di Gaza City, un altro attacco israeliano ha colpito un gruppo di civili che si trovavano per strada: 11 morti e circa 30 feriti il bilancio, secondo le autorità ospedaliere. Nella città centrale di Zawaida, due distinti bombardamenti hanno causato 11 vittime in totale, tra cui donne e bambini. Uno di questi ha colpito un’abitazione civile, mentre il secondo ha preso di mira un gruppo di persone in transito.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver condotto più di 150 attacchi nelle ultime 24 ore, sostenendo di aver colpito infrastrutture militari di Hamas, tra cui depositi di armi, rampe di lancio missilistico e postazioni di cecchini. Le autorità militari israeliane non hanno confermato l’attacco all’abitazione civile a Zawaida, ma ribadiscono che Hamas si nasconde e opera tra la popolazione civile, attribuendo così al gruppo militante la responsabilità delle perdite umane.
Cessate il fuoco ancora lontano: lo stallo negoziale continua
Nonostante i mesi di negoziati, non si intravede una via d’uscita politica al conflitto. Il punto di rottura tra le due parti resta invariato: Israele pretende la resa totale di Hamas, il disarmo e l’esilio dei suoi leader, mentre Hamas chiede il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza e la fine dell’offensiva per poter liberare i restanti ostaggi. Secondo fonti di Hamas, sarebbero ancora vivi circa 20 dei 50 ostaggi in loro possesso.
Il conflitto è iniziato con il brutale attacco lanciato da Hamas contro il sud di Israele il 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di circa 1.200 persone, per lo più civili, e la cattura di 251 ostaggi. La risposta israeliana, definita come un’offensiva per "distruggere Hamas", ha prodotto una catastrofe umanitaria a Gaza: secondo i dati di Hamas, oltre 58.000 palestinesi sono morti, in gran parte donne e bambini. Dall’inizio della guerra, l’esercito israeliano ha perso 890 soldati.