L’inviato speciale Usa in Siria Thomas Barrack invita a sfruttare l’attuale crisi per costruire “una nuova strada” nella regione, con colloqui in corso tra Israele e la nuova leadership siriana
La recente escalation tra Iran e Israele potrebbe aprire una "nuova strada" in Medio Oriente, ha dichiarato domenica Thomas Barrak, ambasciatore Usa in Turchia e inviato speciale degli Stati Uniti in Siria, invitando a cogliere l’opportunità per costruire un futuro diverso.
"Quello che è appena successo tra Israele e Iran è un’opportunità per tutti noi di dire: 'Fermatevi, costruiamo una nuova strada'", ha dichiarato Barrack all’agenzia di stampa turca Anadolu, sottolineando anche il ruolo fondamentale della Turchia nel favorire un nuovo equilibrio regionale.
Barrack ha poi spiegato che l’attuale amministrazione siriana, guidata dal presidente di transizione Ahmed al-Sharaa, sta mantenendo colloqui riservati con Israele su tutte le questioni principali, e non intende avviare nuovi scontri militari. "La Siria e il Libano devono raggiungere accordi di pace con Israele", ha aggiunto. "Il presidente Ahmed al-Sharaa ha dichiarato di non odiare Israele e di volere la pace su questo confine. Penso che questo accadrà anche con il Libano. Un accordo con Israele è essenziale".
In un post precedente su X, Barrack aveva sottolineato che "la nascita di una nuova Siria inizia con la verità, la responsabilità e la cooperazione con la regione", osservando che la caduta del regime di Bashar al-Assad ha aperto la porta alla pace e che la revoca delle sanzioni potrà permettere al popolo siriano di esplorare la strada verso prosperità e sicurezza.
In un’intervista a Fox News il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato: “Non so se la Siria firmerà un accordo di normalizzazione con Israele, ma ho tolto le sanzioni alla Siria e potremmo togliere quelle all’Iran, se mostreranno buona volontà”.