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Grecia, non si ferma l'incendio a Chios: bruciati decine di migliaia di ettari verdi

Un aereo Canadair interviene su un incendio che brucia un'area forestale a Chios, martedì 24 giugno 2025
Un aereo Canadair interviene su un incendio che brucia un'area forestale a Chios, martedì 24 giugno 2025 Diritti d'autore  ΑΠΕ-ΜΠΕ/ΚΩΣΤΑΣ ΚΟΥΡΓΙΑΣ
Diritti d'autore ΑΠΕ-ΜΠΕ/ΚΩΣΤΑΣ ΚΟΥΡΓΙΑΣ
Di ΑΠΕ-ΜΠΕ
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Decine di migliaia di ettari di terreno verde sono stati ridotti in cenere ma dopo tre giorni l'incendio di Chios non accenna a spegnersi. Sull'Isola greca, dove lunedì è stato dichiarato lo stato di emergenza, sono operativi centinaia di vigili del fuoco

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Il grande incendio con fronti multipli infuria incontrollato a Chios per il terzo giorno. Lo sforzo dei vigili del fuoco è titanico: 444 vigili stanno operando con rinforzi da Atene, Salonicco, Kavala e Lesbo, con 21 squadre forestali, 85 veicoli e 30 volontari, nonché le squadre escursionistiche con 4 veicoli volontari.

La seconda notte tra le fiamme è stata drammatica, con l'incendio che ha seguito il proprio corso nel sud di Chios verso il mare, fortunatamente evitando gli insediamenti e le piantagioni di lentisco. Secondo quanto riportano le autorità il fuco va dalla periferia della città di Chios alla località di Vessa e ha raggiunto un fronte di 30-40 chilometri.

Finora circa venti insediamenti sono stati evacuati in via preventiva.

Distrutti circa 65mila ettari di terreno, secondo le stime non ufficiali

In particolare, la situazione è stata più critica a Dafnonas, Ververato e Agios Georgios Sykousis. Finora, secondo stime non ufficiali, 65mila ettari di terreno sono stati ridotti in cenere.

Anche il Centro operativo mobile "Olympos" si trova a Chios, mentre i camion dell'acqua e le macchine dell'esercito greco e delle autorità locali (Lgu) stanno aiutando nello spegnimento.

Allo stesso tempo, sono stati inviati tre messaggi via 112, da mezzanotte alle 7.30, per invitare i residenti a evacuare gli insediamenti di Lithi (e la spiaggia di Lithi) e Vessa Chios.

Secondo un'analisi di AtmoHub, una piattaforma gestita dall'Osservatorio nazionale di Atene, e basata sui dati del satellite Meteosat Msg, il fumo emesso dagli incendi di Chios è stato trasportato dai venti su parte della Grecia e ha influenzato significativamente l'atmosfera. Il modello di dispersione Flexpart ha mostrato che il fumo si è spostato verso sud, coprendo le Cicladi (Mykonos, Paros, Ios, Naxos).

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