La sindaca Bass ha imposto un coprifuoco di 10 ore nel centro città, dopo giorni di proteste e saccheggi. Il governatore Newsom contro Trump: “Militarizzazione pericolosa e illegittima”. La Casa Bianca smentisce invio di 9mila migranti irregolari a Guantanamo
Un italiano in possesso di un visto scaduto è stato espulso mercoledì e un altro dovrebbe lasciare a breve gli Stati Uniti. I due erano stati inseriti tra le centinaia di cittadini europei in procinto di essere trasferiti e detenuti nella base di Guantanamo, insieme ad altri migranti irregolari per un totale di 9mila persone, secondo quanto riportato da media statunitensi.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha bollato come una "fake news" l'articolo del Washington Post sul trasferimento nella base Usa a Cuba. "Degli italiani irregolari attualmente fermati negli Usa nessuno andrà a Guantanamo. Continuiamo a lavorare con fiducia con il Governo americano", aveva rassicurato già il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha spiegato in un post su X.
"Domani ho una telefonata con il segretario di Stato Rubio e affronterò anche questo tema. Noi siamo pronti a riprendere gli italiani e quindi non vedo pericoli eccessivi per eventuali italiani che siano irregolari", ha concluso il ministro.
Secondo il Washington Post gli europei "sotto esame" delle autorità Usa sono circa 800 e provengono da Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina.
La possibile detenzione di massa a Guantanamo avviene all'apice finora delle tensioni a Los Angeles tra manifestanti e forze dell'ordine, scatenate dai raid dell'Ice (United States Immigration and Customs Enforcement) contro migranti irregolari residenti e impiegati nella principale città della California e nelle sue vicinanze.
La sindaca Karen Bass ha imposto un coprifuoco notturno nel centro città, dalle 20:00 di martedì (le 5 del mattino ora italiana) alle 6:00 di mercoledì (15 del pomeriggio ora italiana) , dopo l'escalation di violenze e saccheggi che hanno coinvolto almeno 23 esercizi commerciali. Una misura drastica, accompagnata dalla dichiarazione di stato d’emergenza locale.
"Abbiamo raggiunto un punto critico", ha detto Bass, mentre le proteste contro le incursioni sull'immigrazione ordinate dal presidente Donald Trump continuano a infiammare le strade dal fine settimana scorso. Il coprifuoco riguarda un’area di circa 2,5 km quadrati del centro città, teatro delle manifestazioni più accese.
A seguito dell'entrata in vigore del coprifuoco ci sono state decine di arresti di manifestanti contrari alla politica migratoria di Trump.
Il capo della polizia Jim McDonnell ha spiegato che la misura è volta a "proteggere vite e proprietà", e non coinvolge residenti, senzatetto, giornalisti e personale di emergenza.
"Comportamenti pericolosi e illegali si sono intensificati da sabato", ha dichiarato McDonnell, confermando la necessità del provvedimento.
Scontro tra Trump e le autorità locali
La situazione si è ulteriormente infiammata con l’intervento del governatore della California Gavin Newsom, che ha accusato Trump di "sovvertire la democrazia" schierando migliaia di militari – tra cui Guardia Nazionale e Marines – a Los Angeles.
Le truppe, secondo l'Ice, servono a proteggere gli edifici federali e gli agenti impegnati in operazioni di controllo dell’immigrazione.
Per Newsom, il dispiegamento è "una militarizzazione senza precedenti" che prende di mira anche lavoratori non criminali, come giardinieri e sarte.
Il governatore ha chiesto a un tribunale federale di fermare l’utilizzo delle forze armate statunitensi per le incursioni dell’Ice, avvertendo che “la California potrebbe essere la prima, ma non sarà l’ultima”.
Il presidente Trump non ha escluso il ricorso all’Insurrection Act, una legge federale che consente il dispiegamento dell’esercito per gestire disordini interni.
“Se c’è un’insurrezione, lo invocherò certamente”, ha detto dalla Casa Bianca. A Fort Bragg, in North Carolina, dove ha celebrato il 250esimo anniversario dell'esercito statunitense, ha poi descritto i manifestanti come “animali” e promesso di “liberare Los Angeles”.
Trump ha descritto il caos in atto a Los Angeles in termini terribili, che secondo Bass e Newsom non sono affatto vicini alla verità. "Libereremo Los Angeles e la renderemo di nuovo libera, pulita e sicura", ha detto Trump.
Critiche a Trump per il costo dell'operazione
Trump è sotto tiro dopo che il Pentagono ha rivelato che il suo dispiegamento della Guardia Nazionale e dei Marines è costato 134 milioni di dollari (117,4 milioni di euro).
I critici lo hanno accusato di spese governative sconsiderate, dopo che la sua amministrazione aveva promesso di eliminare gli sprechi con la creazione di agenzie come il Dipartimento per l'efficienza del governo (Doge).
Ma il 47esimo presidente degli Stati Uniti sostiene che il dispiegamento fosse assolutamente necessario, affermando che Los Angeles sarebbe stata "completamente cancellata" se non l'avesse ordinato.
I membri democratici della delegazione del Congresso della California hanno accusato Trump di aver creato una "crisi fabbricata" per portare avanti la sua agenda personale.