Rimpatriati in queste ore dall'aeroporto di Tel Aviv alcuni degli attivisti del veliero Madleen dell'ong Freedom Flotilla, sequestrato da Israele mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza. Otto di loro hanno rifiutato l'espulsione mentre Greta Thunberg è già in volo verso la Svezia
I dodici volontari a bordo della barca della Freedom Flotilla Coalition fermata nelle prime ore di lunedì dalla marina israeliana mentre navigava verso la Striscia di Gaza, sarebbero dovuti essere rimpatriati nella giornata di martedì dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ma otto di loro hanno rifiutato l'espulsione.
"Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti a un'autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana", ha dichiarato il ministero degli Esteri israeliano.
L'attivista svedese Greta Thunberg, 22 anni, anche lei sulla nave Madleen, ha già lasciato Israele e si trova su un volo diretto verso la Svezia.
Otto attivisti rifiutano l'espulsione e sono detenuti in Israele
Freedom Flottilla ha confermato i nominativi dei dodici membri dell'equipaggio, spiegando che oltre all'attivista svedese, i francesi Baptiste Andre e Omar Faiad, e lo spagnolo Sergio Toribio sono stati deportati da Israele.
Mark van Rennes (Paesi Bassi), i francesi Pascal Maurieras, Reva Viard, Rima Hassan, e Yanis Mhamdi, Suayb Ordu (Turchia), Thiago Avila (Brasile) e Yasemin Acar (Germania) sono invece attualemente detenuti in Israele e compariranno davanti un giudice.
I legali del gruppo sosterranno che l'intercettazione della nave è stata illegale, la detenzione dell'equipaggio arbitraria e chiederanno il rilascio degli attivisti senza deportazione permettendo così il loro ritorno sulla Madleen e la prosecuzione della missione verso Gaza.
La detenzione degli attivisti della Freedom Flotilla Coalition
Dopo l'approdo ad Ashdod, gli attivisti sono stati trasferiti al centro di detenzione di Ramle, in vista di un'espulsione da Israele, secondo un'organizzazione palestinese per i diritti, Adalah, che denuncia anche l'assenza di ogni comunicazione con i fermati dal momento del fermo.
“Gli Stati e la comunità internazionale devono chiedere immediatamente sia il rilascio dei 12 attivisti detenuti sia la fine immediata dei crimini che hanno costretto alla loro azione”, aveva dichiarato l'ong in un comunicato.
Per la Relatrice Onu sui territori occupati palestinesi, Francesca Albanese, si è trattato di un'incursione illegale in acque internazionali. Per Albanese, che era in videocollegamento con la nave al momento dell'irruzione dei commando israeliani, "dovrebbero essere le marine di altri Paesi a rompere l'assedio invece di volontari che rischiano le loro vite".
Il Regno Unito e la Francia richiamano Israele al rispetto dei diritti degli attivisti della Flotilla
ll governo di Londra ha esortato lunedì Israele a gestire la detenzione della nave umanitaria Madleen “in modo sicuro e con moderazione, in rispetto del diritto umanitario internazionale”.
Parlando ai giornalisti durante un briefing a Downing Street, il portavoce del primo ministro, Keir Starmer, ha ribadito anche come il governo britannico ritenga "spaventosa e intollerabile” la situazione umanitaria a Gaza.
Il blocco umanitario imposto alla Striscia di Gaza è "uno scandalo", "una vergogna", ha detto invece il presidente francese, Emmanuel Macron, tornando a chiedere un "cessate il fuoco", la "liberazione degli ostaggi" e la "riapertura delle rotte umanitarie".
La Francia ha "trasmesso ogni messaggio" a Israele per garantire che la "protezione" di questi attivisti "sia garantita" e che "possano tornare sul suolo francese", ha aggiunto Macron.
Da parte sua, il ministero israeliano degli Esteri ha minimizzato in giornata il raid contro l'imbarcazione, definendo la missione una trovata pubblicitaria.
"Lo yacht dei selfie delle celebrità sta navigando in sicurezza verso le coste di Israele", ha riferito il dicastero, sottolineando che i passeggeri torneranno nei loro Paesi d'origine e che gli aiuti a Gaza saranno consegnati attraverso i canali ufficiali.
In seguito è stato diffuso un filmato nel quale si vedeva personale militare israeliano distribuire panini e acqua agli attivisti che indossavano giubbotti salvagente arancioni.
Il dicastero ha anche dichiarato che i passeggeri della nave dovranno "tornare nei loro Paesi".
Al Jazeera: Israele si prepara a detenere gli attivisti in celle separate nel carcere di Givon
Secondo quanto riportato dal media qatariota, Al Jazeera, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir aveva ordinato alle autorità carcerarie di allestire celle separate per gli attivisti della nave Madleen nel carcere di Givon a Ramla, dove sono stati trattenuti prima di essere espulsi nei loro Paesi di origine.
Ben-Gvir ha anche ordinato ai funzionari del carcere di vietare agli attivisti di possedere simboli filo-palestinesi durante la detenzione e di negare loro l'accesso a dispositivi elettronici come televisori e radio nelle loro celle.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva ribadito domenica scorsa che Israele non permetterà a nessuno di infrangere il blocco navale del territorio palestinese, che secondo lui ha lo scopo di impedire ad Hamas di importare armi.
In un post su X, Katz aveva annunciato di aver dato istruzioni alle Forze di Difesa israeliane "di agire per impedire alla flottiglia dell'odio Madleen" di raggiungere le coste della Striscia: "Dovreste tornare indietro, perché non raggiungerete Gaza".
La nave della Freedom Flotilla Coalition è partita dalla Sicilia domenica scorsa per una missione che mirava a rompere il blocco marittimo di Gaza e a consegnare aiuti umanitari, sensibilizzando al contempo sulla crescente crisi umanitaria nell'enclave palestinese.
Gli attivisti avevano dichiarato di voler raggiungere le acque territoriali di Gaza dopo sette giorni.
A Rima Hassan, membro francese del Parlamento europeo di origine palestinese, è stato impedito in passato di entrare in Israele a causa della sua opposizione alle politiche israeliane nei confronti dei palestinesi.
A bordo c'era anche un volto noto della Tv, una delle star di Game of Thrones, Liam Cunningham.