La seconda notte consecutiva di pesanti bombardamenti ha coinciso con il tour del presidente americano Trump in Medio Oriente, finalizzato a colloqui regionali
È salito ad almeno 94 il bilancio delle vittime nei raid israeliani a Gaza. Lo ha riferito la Protezione Civile. Gli ultimi e massicci attacchi hanno colpito soprattutto la città di Gaza e il campo profughi di Jabalia, aggravando un bilancio già catastrofico dopo 19 mesi di bombardamenti incessanti.
I raid notturni hanno invece colpito soprattutto la città meridionale di Khan Younis. L'esercito israeliano non ha commentato gli attacchi.
Dopo i raid chiude l'unico ospedale oncologico della Striscia
Dopo il massiccio attacco di due giorni fa, è stato chiuso l'ospedale Europeo di Khan Younis, l'unico centro oncologico ancora in funzione. Ad annunciarlo è stato il ministero della Sanità di Gaza. "I ripetuti attacchi all'ospedale rendono impossibile fornire cure mediche a causa del pericolo per il personale medico, i feriti e i malati", ha dichiarato il ministero.
Martedì, l'aviazione israeliana aveva sganciato nove bombe anti-bunker sull'area dell'ospedale per distruggere un tunnel in cui si sarebbe nascosto Mohammed Sinwar, leader di Hamas nella Striscia. Dopo che l'esercito israeliano aveva distrutto l'ospedale dell'Amicizia turco-palestinese alla fine di marzo, con 60 posti letto l'Europeo era diventato l'unica struttura ancora in grado di curare i pazienti oncologici, circa 12.500 nella Striscia.
"La chiusura dell'ospedale significa che i malati di cancro non potranno seguire i protocolli di cura e le loro condizioni di salute peggioreranno", ha avvertito il ministero. Ma non solo. Non lavoreranno più neanche i reparti di neurochirurgia, chirurgia toracica, cardiologia, chirurgia cardiovascolare e oftalmologia.
E Trump discute di sicurezza regionale
La nuova offensiva ha coinciso con la visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Qatar, parte del suo tour in Medio Oriente, per discutere di sicurezza regionale e opportunità economiche.
Trump ha iniziato il suo viaggio di più giorni in Arabia Saudita lunedì e lo concluderà negli Emirati Arabi Uniti giovedì. Israele non è una tappa prevista.
Molti speravano che la visita regionale del leader statunitense potesse incoraggiare un accordo per il cessate il fuoco o la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza. Il blocco totale israeliano, entrato nel terzo mese la scorsa settimana, ha sollevato preoccupazioni per una crescente catastrofe umanitaria.
I funzionari delle Nazioni Unite hanno avvertito che "i piani israeliani "contravvengono ai principi umanitari fondamentali" e aggravano le sofferenze dei civili che già sopportano gravi carenze di cibo, acqua e cure mediche".
Israele ha ripetutamente affermato che il blocco ha lo scopo di impedire ad Hamas di trarre profitto dall'intercettazione del flusso di aiuti che controlla, nel tentativo di indebolire ulteriormente il gruppo militante.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di intensificare l'offensiva all'inizio della settimana e di portare avanti l'escalation di forze promessa.
Netanyahu ha dichiarato che a giorni le forze israeliane entreranno a Gaza "con grande forza per completare la missione di distruggere Hamas", si legge in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio martedì.