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Gaza: ambasciatore Usa in Israele annuncia nuovo sistema di aiuti, Trump in Medioriente martedì

Palestinesi cercano di ricevere cibo donato in una cucina comunitaria a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, 9 maggio 2025
Palestinesi cercano di ricevere cibo donato in una cucina comunitaria a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, 9 maggio 2025 Diritti d'autore  Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Malek Fouda
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'ambasciatore Usa in Israele, Mike Huckabee, ha annunciato un nuovo sistema per l'assistenza umanitaria a Gaza gestito da contractor. Il presidente Trump è atteso la settimana prossima in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati

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L'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, ha annunciato venerdì l'avvio di un nuovo sistema per la consegna di aiuti umanitari e cibo a Gaza, con operazioni che dovrebbero iniziare "molto presto".

Riconoscendo la grave crisi umanitaria nella Striscia, Huckabee ha dichiarato che diverse associazioni di beneficenza, organizzazioni non profit e diversi governi collaboreranno a questo nuovo sistema di distribuzione degli aiuti, destinato a sostituire l'attuale sforzo guidato dalle Nazioni Unite.

"Si tratta di uno sforzo notevole, che richiederà la collaborazione non solo dei governi, ma anche di Ong, organizzazioni caritatevoli e non profit di tutto il mondo", ha dichiarato Huckabee.

Un bambino palestinese riposa mentre la gente si assembra intorno a una cucina comunitaria a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza (9 maggio 2025)
Un bambino palestinese riposa mentre la gente si assembra intorno a una cucina comunitaria a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza (9 maggio 2025) Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.

Israele farà entrare gli aiuti Usa a Gaza?

La crisi umanitaria a Gaza, dopo 19 mesi di guerra, è stata aggravata dallo stop agli aiuti internazionali deciso nei mesi scorsi da Israele, prima di rompere il cessate il fuoco con Hamas e riprendere a bombardare Gaza.

Varie agenzie delle Nazioni Unite sono impegnate a mettere in piedi un sistema di assistenza, alternativo a quello sospeso dell'agenzia per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ma ogni iniziativa al pari di quella americana deve passare per il controllo del perimetro esterno di Gaza che è interamente in mano israeliana.

"Ci sono diversi partner che hanno già accettato di partecipare allo sforzo. Non siamo ancora pronti a nominarli perché alcuni dettagli della loro partecipazione sono in fase di definizione", ha proseguito l'ambasciatore Usa.

Huckabee non ha fornito molti dettagli sulla logistica di questa nuova iniziativa, ma ha sottolineato che Israele garantirà solo la sicurezza delle consegne, in modo che gli aiuti raggiungano le persone a cui sono destinati.

"Il primo fattore è che il cibo venga distribuito in modo efficiente, ma anche che venga distribuito in modo sicuro all'interno di Gaza alle persone che ne hanno disperatamente bisogno. L'altro fattore, importante, è che tutto questo avvenga in modo tale che Hamas non sia in grado di metterci le mani sopra", ha detto Huckabee.

Israele ha espresso preoccupazione per i saccheggi e la deviazione degli aiuti verso i miliziani di Hamas, accuse che sono state smentite dai funzionari delle Nazioni Unite e dagli operatori umanitari.

Inchieste dei media israeliani hanno rivelato come gli aiuti siano stati almeno parzialmente saccheggiati da bande di beduini, in zone controllate da o addirittura con l'avallo dei soldati israeliani.

Palestinesi lottano per ottenere cibo donato in una cucina comunitaria a Khan Younis (9 maggio 2025)
Palestinesi lottano per ottenere cibo donato in una cucina comunitaria a Khan Younis (9 maggio 2025) Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.

Trump sarà in Medio Oriente la prossima settimana

Martedì comincia l'atteso viaggio in Medio Oriente del presidente Usa Donald Trump, che farà tappa in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.

Non è prevista al momento una visita in Israele, ma il Jerusalem Post riprende sabato una fonte diplomatica di un Paese del Golfo secondo cui il presidente Usa emetterà una dichiarazione sul riconoscimento della Palestina da parte degli Stati Uniti, per uno Stato "senza la presenza di Hamas".

Non ci sono posizioni ufficiali della Casa Bianca in merito, ma l'ambasciatore Huckabee l'ha definita "una sciocchezza". "Il Jerusalem Post ha bisogno di fonti migliori di questa "fonte" non identificata", ha scritto il diplomatico su X, "Israele non ha un amico migliore del presidente degli Stati Uniti"

Negli ultimi giorni diversi media statunitensi avevano parlato della frustrazione di Trump per il rifiuto di ogni compromesso deciso dal governo israeliano e dal premier Benyamin Netanyahu.

Secondo diversi media internazionali, Israele ha un piano preciso per il futuro di Gaza che prevede l'espulsione di centinaia di migliaia di palestinesi dal nord di Gaza verso sei campi profughi nel resto della Striscia.

Il giornale israeliano Haaretz ha riportato inoltre che l'esercito ha iniziato la costruzione di un centro di distribuzione di cibo nel sud della Striscia, segnalando un coinvolgimento diretto israeliano negli aiuti alla popolazione.

Entrambe le soluzioni proposte da Stati Uniti e Israele per Gaza hanno sollevato preoccupazioni da parte delle Nazioni Unite.

Sempre sabato, ad aggiungere tensioni, l'ala militare di Hamas ha pubblicato un video di due ostaggi Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana. Non è chiaro quando sia stato girato, ma sarebbe una prova di vita di alcuni dei 59 ostaggi ancora a Gaza, di cui circa la metà però ritenuti già deceduti.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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