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Erdoğan in visita nella Repubblica turca di Cipro del Nord tra le proteste per la questione del velo

Recep Tayyip Erdogan - Ersin Tatar
Recep Tayyip Erdogan - Ersin Tatar Diritti d'autore  Nedim Enginsoy/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Panos Kitsikopoulos & Michela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente turco inaugurerà il nuovo palazzo "presidenziale" e parteciperà alla mostra "Teknofest", un giorno dopo che insegnanti e sindacati si sono mobilitati contro il velo a scuola per le ragazze sotto i 18 anni

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha lasciato pochi dubbi sulle intenzioni della sua visita di sabato a Cipro occupata dopo ciò che ha detto ai giornalisti sul volo di ritorno dall'Italia.

"Crediamo che possiamo lasciarci alle spalle i problemi storici con una soluzione a due Stati sull'isola di Cipro e ci stiamo muovendo in questa direzione. Continueremo a intensificare i nostri sforzi per il riconoscimento della 'Repubblica turca di Cipro del Nord'".

"Non lasceremo mai la 'TRNC' da sola", ha dichiarato Erdoğan, secondo quanto riportato dal quotidiano Kathimerini.

La mossa più clamorosa che il presidente turco dovrebbe fare durante la sua visita nei territori occupati sarà l'inaugurazione del nuovo palazzo "presidenziale" che, come nota Phileleftheros, sarà una copia del palazzo presidenziale che Erdoğan ha costruito per sé ad Ankara.

Il complesso edilizio comprenderà anche il falso parlamento e l'ufficio del "primo ministro", mentre l'attuale ufficio del leader turco-cipriota sarà trasformato in un museo.

Durante la sua visita a Cipro occupata, Erdoğan parteciperà anche alla mostra di tecnologia aerospaziale Teknofest organizzata dalla società Baykar, di proprietà del genero del presidente turco, secondo quanto riportato da Kathimerini.

Le proteste per il velo nelle scuole

Gli analisti collegano la presenza di Erdoğan nei territori occupati soprattutto con le critiche che sta ricevendo per gli sviluppi della questione cipriota. La sua visita arriva in mezzo a forti proteste per la decisione di permettere alle donne turco-cipriote sotto i 18 anni di indossare il velo a scuola, con insegnanti e sindacati che hanno organizzato mobilitazioni.

"Ciò che il Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) - il partito di Erdoğan - vuole fare nel 'nostro Paese', come in Turchia, è il conservatorismo religioso dell'istruzione, la crescita di una generazione religiosa, la creazione di un modello sociale che non mette in discussione e obbedisce", ha dichiarato la presidente della corporazione degli insegnanti delle scuole secondarie turco-cipriote Selma Eilem.

"Il fatto che il governo fantoccio della parte settentrionale di Cipro, che ha iniziato questa attuazione prendendo ordini da Ankara, non possa tirarsi indietro, dimostra come funziona l'amministrazione", ha sottolineato Eilem a Cype.

Le ha fatto eco il presidente della corporazione degli insegnanti turco-ciprioti Burak Mavis: "Questa iniziativa, inquadrata come una questione di libertà individuale, fa in realtà parte di una più ampia strategia politica volta a istituzionalizzare l'influenza conservatrice/religiosa nell'istruzione pubblica e a erodere le basi laiche, inclusive e democratiche del nostro sistema educativo".

Un'isola, due Stati

Solamente la Turchia riconosce l'indipendenza della Repubblica turca di Cipro del Nord. Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali del 2020 di Ersin Tatar, ostile al processo di riunificazione con la Repubblica di Cipro, la parte turco-cipriota dell'isola - e quindi Ankara - ha sposato la cosiddetta soluzione dei due Stati.

Ci si aspetta che il presidente turco ribadisca con ancora più forza la posizione di Ankara sull'uguaglianza sovrana.

Infatti, in un'intervista rilasciata a Haber Kipris e alla domanda se Erdoğan rinominerà lo pseudo-Stato "Repubblica turca di Cipro", Ersin Tatar ha risposto: "La mia aspettativa è, vorrei che si potesse fare. Ho la stessa opinione. (...) Non c'è un nord-sud, ci sono due Stati separati".

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