Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Yemen: bombardamento statunitense uccide 68 persone in un rifugio per migranti a Sa'da

Un soldato yemenita ispeziona i danni causati dagli attacchi aerei statunitensi a Sanaa, nello Yemen, domenica 27 aprile 2025.
Un soldato yemenita ispeziona i danni causati dagli attacchi aerei statunitensi a Sanaa, nello Yemen, domenica 27 aprile 2025. Diritti d'autore  Osamah Abdulrahman/ AP
Diritti d'autore Osamah Abdulrahman/ AP
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Gli Stati uniti hanno condotto un'operazione su un villaggio yemenita, considerato una roccaforte Houthi. Nel bombardamento sono rimaste uccise 68 persone africane.

PUBBLICITÀ

Un raid americano ha ucciso 68 persone di origine africana lunedì e ne ha ferite altre 47, la maggior parte delle quali in modo grave, nella città di Sa'da nel nord-ovest dello Yemen, considerata una roccaforte degli Houthi. Nel sito erano detenuti circa 115 prigionieri.

Lo riporta il canale televisivo Al-Masirah, affiliato al gruppo militante, citando la Difesa civile e il Ministero dell'Interno che ha confermato che "la maggior parte delle vittime sono di nazionalità etiope".

"Un attacco deliberato degli Stati Uniti ha preso di mira un centro di accoglienza per migranti nella città settentrionale yemenita di Sa'da, dove si trovavano 115 migranti di nazionalità africana", ha dichiarato il ministero dell'Interno dello Yemen.

"L'attacco al centro di accoglienza è un vero e proprio crimine di guerra e una palese violazione di tutte le leggi e le carte umanitarie internazionali".

Il centro preso di mira è supervisionato dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e dalla Croce Rossa, il che sottolinea la gravità di questo attacco a una struttura umanitaria monitorata a livello internazionale.

Nella notte, gli attacchi aerei statunitensi hanno preso di mira la capitale yemenita Sana'a e il gruppo yemenita ha dichiarato che almeno otto persone sono state uccise.

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato che "dal 15 marzo le sue forze hanno condotto una campagna intensa e prolungata contro l'organizzazione terroristica Houthi nello Yemen per ripristinare la libertà di navigazione e la deterrenza degli Stati Uniti", si legge in un comunicato.

"Ci siamo basati su un'intelligence accurata e integrata per condurre le operazioni, assicurando attacchi letali contro gli Houthi e riducendo al minimo il rischio per i civili", ha affermato in un comunicato.

"Il mantenimento della sicurezza operativa ci ha portato a limitare deliberatamente la divulgazione di dettagli sulle nostre operazioni attuali e future. Adottiamo un approccio molto misurato ai nostri movimenti, ma non riveleremo ciò che abbiamo fatto o ciò che abbiamo in programma di fare in seguito".

"Dal lancio dell'operazione Rough Rider, il Centcom ha condotto più di 800 attacchi. Questi attacchi hanno ucciso centinaia di combattenti Houthi e molti dei loro leader, tra cui alti funzionari di missili e droni".

Gli Houthi hanno pubblicato un filmato lunedì che, secondo quanto riportano, mostrerebbe un attacco degli Stati Uniti al distretto di Bani al-Harith, a nord di Sana'a.

Il canale al-Masirah ha riferito che otto persone sono rimaste uccise nell'attacco, che non è stato immediatamente riconosciuto dal Ministero della Sanità.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Israele bombarda lo Yemen in risposta all'attacco Houthi all'aeroporto di Tel Aviv: almeno 4 morti

Missile contro aeroporto di Tel Aviv, Netanyahu: "Attacchi provengono dall'Iran"

Yemen, raid Usa contro leader dei ribelli Houthi per attacchi nel Mar Rosso