Washington intensifica la campagna contro gli Houthi. Le vittime civili crescono, mentre il Pentagono resta in silenzio
Almeno 12 persone sono morte e più di 30 sono rimaste ferite in un attacco aereo statunitense sulla capitale yemenita. Lo riferiscono i ribelli Houthi, che parlano di un raid condotto contro un affollato mercato nel quartiere Farwa, nel distretto Shuub di Sanaa. Secondo le testimonianze, tra le vittime ci sarebbero anche bambini.
Le immagini trasmesse dal canale al-Masirah mostrano edifici danneggiati, veicoli distrutti e civili in lacrime mentre trasportano corpi e feriti verso gli ospedali locali. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha rifiutato di commentare l’episodio, né ha fornito dettagli sulle vittime civili della sua campagna aerea.
Colpiti anche altri governatorati
Il raid su Sanaa è solo l’ultimo di una serie di attacchi americani che hanno interessato anche altre aree del Paese: Amran, Hodeida, Marib e Saada. Appena una settimana fa, un bombardamento sul porto di Ras Isa ha provocato almeno 74 morti e 171 feriti, nell’episodio più sanguinoso dall’inizio della nuova offensiva voluta dal presidente Donald Trump.
Una campagna legata al Mar Rosso e a Israele
Secondo Washington, la campagna militare mira a neutralizzare le minacce Houthi contro la navigazione nel Mar Rosso e contro Israele. I ribelli yemeniti sono infatti considerati parte integrante dell’“Asse della Resistenza” sostenuto dall’Iran, e negli ultimi mesi hanno rivendicato oltre 100 attacchi a navi mercantili, affondandone due e causando la morte di quattro marinai.
Il conflitto si è ulteriormente inasprito dopo che Israele ha bloccato gli aiuti umanitari diretti a Gaza, spingendo i ribelli a minacciare nuove azioni contro obiettivi israeliani nel mar Rosso.
Difficile verificare l’impatto reale
A un mese dall’inizio della nuova offensiva, resta difficile valutare l’effettivo impatto della campagna statunitense. L’esercito americano non ha fornito dati ufficiali sui bersagli colpiti né sul numero complessivo di vittime. Gli Houthi, dal canto loro, limitano l’accesso alle zone bombardate e diffondono informazioni selezionate, rendendo complicata ogni verifica indipendente.