Trump afferma di "essere l'unico" a poter fermare la guerra. I colloqui a Riyad su cessate il fuoco contro strutture energetiche e nel Mar Nero, per poi girare le conclusioni lunedì ai russi. Gli Usa si pongono il 20 aprile come data possibile per accordo sulla tregua
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I negoziatori ucraini "stanno lavorando in modo totalmente costruttivo e la discussione è piuttosto utile", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale, riferendosi ai colloqui cominciati domenica in Arabia Saudita con una delegazione degli Stati Uniti.
"La Russia deve essere messa maggiormente sotto pressione per fermare questo terrore", ha aggiunto Zelensky, "e questo dipende da tutti i nostri partner: Stati Uniti, Europa e altri in tutto il mondo".
"L'ordine del giorno include proposte per proteggere le strutture energetiche e le infrastrutture critiche. Oggi stiamo lavorando su una serie di questioni tecniche complesse: la nostra delegazione include esperti di energia e rappresentanti militari delle componenti navali e aeree", ha scritto su X il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov annunciando l'inizio dei colloqui nel pomeriggio di domenica.
Le conclusioni raggiunte in questi primi incontri verranno portate dai rappresentanti statunitensi alla delegazione della Federazione Russa a Riyad all'inizio della settimana.
Secondo gli Usa, che tengono colloqui separati con le delegazioni ucraina e russa, si dovrebbe discutere di un cessate il fuoco parziale nel Mar Nero. "E da lì, ci si orienterà naturalmente verso un cessate il fuoco totale", ha dichiarato a Fox News l'inviato Usa, Steve Witkoff.
Witkoff ha detto di aspettarsi "progressi veri" da questi negoziati e di non credere che il presidente russo Putin "voglia prendersi tutta l'Europa", criticando in questo senso gli sforzi guidati da Regno Unito e Francia per una forza di sicurezza europea per l'Ucraina.
"Ho un buon rapporto con Putin e Zelensky e nessun altro, a parte me, è in grado di fermare la guerra in Ucraina", ha detto invece il presidente Donald Trump dall'Air Force One.
Dopo l'intesa limitata per fermare il fuoco sulle installazioni energetiche, Mosca ha fatto sapere che sul tavolo ci sarà la ripresa del trasporto navale di cereali, bloccato dall'estate del 2023.
Secondo l'agenzia Bloomberg, si punta a una tregua entro il 20 aprile, giorno in cui quest'anno cadono la Pasqua ortodossa e quella cattolica.
147 droni russi sull'Ucraina nella notte: morti e feriti
I negoziati ripartono mentre si continua a sparare. Un attacco sulla capitale ucraina Kiev, avvenuto nelle prime ore di domenica, ha ucciso sette persone tra cui una bambina, e altre dieci sono rimaste ferite.
I raid aerei sono durati oltre cinque ore, con i droni russi che sono volati ad altitudini inferiori rispetto alla norma per tentare eludere le difese aeree e hanno colpito anche edifici residenziali.
La Russia ha lanciato 147 droni, secondo l'aeronautica militare ucraina, le cui difese aeree ne hanno abbattuti 97. Altri 25 non hanno raggiunto gli obiettivi a causa di altre contromisure. Gli attacchi hanno colpito la capitale e le regioni di Kharkiv, Sumy, Chernihiv, Odessa e del Donetsk, dove ci sono stati tre morti.
Attacchi ucraini in Russia, un morto a Rostov
Sempre domenica, il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 59 droni ucraini durante la notte, di cui 29 sopra la regione di Rostov e altri 20 nella regione di Astrakhan.
A Rostov, una persona è stata uccisa e un'auto ha preso fuoco a causa dei raid, secondo il governatore provvisorio della zona, Yuri Slyusar.