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Ucraina, Macron: "Pace non sia capitolazione alla Russia", Paesi dell'Asia centrale con Mosca

FILE: Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tengono una conferenza stampa congiunta al Palazzo Presidenziale di Helsinki, 16 luglio 2018.
FILE: Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tengono una conferenza stampa congiunta al Palazzo Presidenziale di Helsinki, 16 luglio 2018. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Rory Sullivan
Pubblicato il
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Il presidente francese concorda con gli Usa l'Europa si prenda maggiori responsabilità sull'Ucraina, ma avverte sul darla vinta a Putin. Le ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale si dicono in favore della diplomazia con Mosca

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Il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina non dovrebbero portare a una "pace che sia una capitolazione". Uno scenario del genere sarebbe una "cattiva notizia per tutti", compresi gli Stati Uniti.

I suoi commenti arrivano dopo la telefonata di mercoledì tra il presidente Donald Trump e il suo omologo Vladimir Putin. I due capi di Stato si stanno muovendo per colloqui di pace, e si incontreranno a breve.

Le parole di Macron sull'Ucraina

In un'intervista al Financial Times, Macron ha sostenuto la posizione di Trump, secondo cui è responsabilità dell'Europa garantire la sicurezza dell'Ucraina.

"Trump dice all'Europa 'spetta a voi portare il fardello'. Anche io dico che dobbiamo assumercelo noi", ha dichiarato Macron.

Macron ha aggiunto di non essere "sorpreso" dall'iniziativa del presidente statunitense, che ha creato una finestra di opportunità per un negoziato in cui "ognuno deve svolgere il proprio ruolo".

L'Europa dovrebbe "mostrare i muscoli" sulla difesa, per garantire il proprio futuro e quello dell'Ucraina dopo il trauma del ritorno di Trump alla Casa Bianca, ha aggiunto Macron.

"Questo è il momento per l'Europa di fare un passo in avanti", ha detto. "Non ha scelta. Stanno finendo le opportunità".

Il presidente francese ha insistito sul fatto che solo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky può parlare a nome del suo Paese per un cessate il fuoco.

I Paesi dell'Asia centrale ribadiscono il loro legame con Mosca

Nel frattempo, in Asia centrale, i leader hanno confermato i loro legami storici con la Russia con messaggi contro la guerra. Kassym-Jomart Tokayev, presidente del Kazakistan, ha dichiarato a Euronews che il suo Paese vuole che il conflitto finisca.

"L'Ucraina non è un argomento nuovo. Fin dall'inizio, abbiamo sostenuto la necessità di porre fine alla guerra e di raggiungere un accordo attraverso negoziati", ha dichiarato.

"Ora la nostra posizione sta vincendo, poiché due grandi potenze hanno aperto al dialogo. Si tratta di una situazione positiva, che porterà benefici anche al Kazakistan. Pertanto, sosterremo questo processo nel modo più deciso possibile".

J.D. Vance non esclude di usare la forza, se non si trovasse un accordo

In un'intervista rilasciata giovedì a Parigi al Wall Street Journal, il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha aggiunto ulteriori dettagli sulla telefonata Trump-Putin.

Vance ha affermato che gli Usa colpiranno Mosca con sanzioni e persino con la forza, se Putin non accetterà una tregua con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza a lungo termine di Kiev.

"Credo che ne uscirà un accordo che sorprenderà molte persone", ha detto Vance, che oggi si incontrerà a Monaco con i leader europei e con Zelensly per parlare di una soluzione al conflitto.

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